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OPITERGINA ALÈ INTERVISTA IL CENTROCAMPISTA NATNAEL PAVAN

03-11-2019 08:00 - Società

Non è mai presto per imparare. E stupire. È quello che ha avuto modo di scoprire personalmente Natnael Pavan, giovane classe 2000 dotato da Madre Natura di ottima agilità, forza fisica e capacità di saltare l'uomo. Virtù che gli hanno permesso di scoprire presto la sua vocazione calcistica dandogli la possibilità non solo di bruciare le tappe giocando prima nella Juniores della Liventina e poi nella Prima Squadra del Fossalta Piave, ma anche di trovare in fretta la sua posizione in campo. Appena arrivato nella nostra squadra Pavan infatti ha saputo subito valorizzare il suo ruolo di mezz'ala "tuttofare" dando una mano ai compagni sia nei rientri che in fase di spinta. Un instancabile e sorprendente impegno che, dopo averlo aiutato a prendere prepotentemente in mano il gruppo, ora gli ha regalato anche l'opportunità di prenotare la nuova intervista.

DOMANDA: Pavan, andando a spulciare la lista degli acquisti stilata dalla società si può vedere che lei è stato il primo fuori quota a fare i bagagli per iniziare l'avventura al fianco del nostro club. Quando è arrivata in quel caldo e silenzioso pomeriggio di mezza estate si è sentita sorpresa di trovarsi davanti a una sede così importante come quella di Via Stadio? O era convinta che prima o poi sarebbe riuscita ad attirare l'attenzione di un grande club dilettantistico?

RISPOSTA: Già conoscevo lo stadio di Oderzo perché ci hanno giocato dei miei amici ma ciò non toglie l'emozione che ho provato ad essere lì in prima persona. Un'emozione che auguro a tutti i ragazzi che come me hanno la passione per il calcio.

DOMANDA: Lei è un classe 2000 eppure il suo curriculum mette già in mostra due interessanti collaborazioni. In particolare, per due stagioni ha mosso i passi iniziali nella Juniores della Liventina prima di unirsi alla Prima Squadra del Fossalta Piave. Basandosi sul suo giovane punto di vista quali sono le differenze più significative che ha notato nel compiere questo primo cambio di squadra? E quale tra le due società ritiene l'abbia aiutata di più a mettersi in mostra e perché?

RISPOSTA: Io penso che tutte le esperienze siano importanti, persino da quelle negative possiamo ricavare qualcosa di buono. Nel mio caso sono state due esperienze positive. Con la prima ho potuto sfruttare l'esperienza di una società che notoriamente lavora molto bene con le giovanili, con la seconda è stato il mio debutto con i grandi e quindi ho avuto davvero tanto da imparare. Non voglio dimenticare anche il Don Bosco di San Donà dove ho iniziato a tirare i primi calci.

DOMANDA: Dopo essersi spinta fin quasi alle porte dei play off insieme agli "orange" di Fossalta di Piave ha subito stretto un patto con i "Leoni di Oderzo". Un'alleanza che le ha permesso di conoscere uno dei migliori allenatori di queste categorie, Conte, e stringere amicizia con top player come Sartorello, Uliari, Campaner, Alcantara, De Freitas e Zorzetto e coetanei anch'essi muniti di grande talento. Per caso è riuscita a entrare subito in sintonia con compagni così ricchi di esperienza e potenzialità o ha fatto un po' di fatica ad ambientarsi? Invece tornando a Conte, come crede stia gestendo il mister voi giovani? Qual è l'aspetto che ammira di più del nostro tecnico?

RISPOSTA: Devo dire che mi sono trovato subito bene grazie alla generosità dei miei compagni e forse anche al mio carattere in quanto faccio presto amicizia con le persone. E poi sono contento perché dalle persone con esperienza ho tanto da imparare. Rispetto al mister i risultati parlano per lui. Io mi trovo molto bene, apprezzo soprattutto il clima dello spogliatoio. E poi, se si lavora bene durante la settimana non deve perdere la voce la domenica. Questa, oltre al bel clima dello spogliatoio tra tante persone diverse, mi sembra una bella caratteristica del nostro mister.

DOMANDA: Certo, come i suoi colleghi, appena arrivata è riuscita a catturare l'attenzione degli addetti ai lavori e dei tifosi tuttavia è sul prato di gioco (soprattutto sul prato di casa) che ha avuto l'occasione di stupire tutti. Conte infatti l'ha schierata come interno di centrocampo posizionandola a ridosso della fascia e lei, mostrando notevole velocità, fisicità e capacità di dribbling si sta mettendo in mostra seminando il panico nelle difese avversarie. Ma si trova davvero così bene in quella posizione? Qual è secondo lei il segreto che la sta aiutando a trascinare il centrocampo?

RISPOSTA: Non so se sono così bravo come dice lei. Il mister è il mister. Io faccio il giocatore e mi muovo con la squadra seguendo le indicazioni tecniche e tattiche che mi vengono date. Non ho segreti, vado in campo concentrato e do tutto quello che posso senza mai risparmiarmi. Il resto viene da sé.

DOMANDA: Finora la provvista che avete raccolto in classifica in queste prime giornate d'autunno, se paragonata a una quantità di cibo potrebbe fare invidia anche alla riserva messa da parte da uno scoiattolo. In 8 giornate infatti finora siete riusciti a riscuotere 20 punti lasciandone per strada solo quattro, un ruolino a sua volta frutto di 12 gol segnati e appena 3 concessi. Insomma, come ha lasciato intendere anche il suo compagno Carniello in una recente intervista, state attraversando uno stato di forma davvero invidiabile. Lei cosa ne pensa, si aspettava una simile partenza? Al di là della grande unione accennata dal collega ritiene ci siano altri meriti che vi stanno permettendo di correre così forte?

RISPOSTA: Una partenza così la sognano tutte le squadre. Ma non dobbiamo mollare di un centimetro. Credo sia giusto non guardare indietro ma avanti perché la strada è ancora molto lunga, meglio pensare a domenica prossima. Fare gruppo, aiutarsi, dare il meglio di noi stessi e farsi trovare sempre pronti e magari anche un po' di fortuna, credo siano questi gli ingredienti giusti.

DOMANDA: Come detto, il momento è di quelli da incorniciare e da conservare nella bacheca delle stagioni più belle intraprese dalla società però ora, dopo aver strappato un punto prezioso con il Città di Caorle La Salute, siete chiamati a cercare di mantenere il ritmo positivo provando ad aggiudicarvi anche questo nuovo match interno con una delle rivali più in forma, il Fontanelle. Quali sono i pericoli che secondo lei può nascondere questo avversario e qual è l'elemento che potrebbe fare la differenza?

RISPOSTA: Fontanelle è una grande squadra, in forma e con ottimi giocatori. Per noi è un confronto molto impegnativo. Direi che la ricetta è quella di sempre: rispetto per l'avversario, impegno e forte fortissima determinazione.

Luca Antonello


Fonte: USD OPITERGINA

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