INTERVISTA AL NUOVO ALLENATORE STEFANO DELLA BELLA

09-08-2014 10:42 -


Dopo qualche settimana di fibrillante attesa, è infine arrivata la sospirata "fumata bianca" che ha sancito il passaggio di consegne del nuovo allenatore dell'U.S.D. OPITERGINA. Il prescelto è l'ex allenatore del Vittorio Veneto, mister STEFANO DELLA BELLA (nella foto), che avrà il compito di proseguire la strada già tracciata dal suo predecessore, Mauro Tossani. Siamo andati a conoscerlo.

DOMANDA: Signor STEFANO DELLA BELLA, finalmente, alla fine, "alea iacta est", il dado è tratto, ufficialmente è Lei il nuovo allenatore dell'U.S.D. OPITERGINA, anche se il suo, in un certo senso, si può dire che sia il classico caso del ritorno del figliol prodigo, dato che nel 2002 ha giocato in questa stessa squadra in qualità di difensore centrale/centrocampista. Proprio cercando di rimembrare quei tempi, per caso Le viene in mente qualche episodio particolare che l'ha colpita? E, quando ha saputo di essere cercata e poi è stata effettivamente ingaggiata, ha provato qualche emozione particolare o, in un certo modo, se l'aspettava?

RISPOSTA: No, non me l'aspettavo, devo essere sincero, logico che ho provato un'emozione particolare; ho ritrovato persone che avevo conosciuto da giocatore e per questo fa ancora più piacere, si sono ricordate del sottoscritto. Ricordi particolari? Sicuramente non posso dimenticare la vittoria del campionato di Promozione con Piovanelli allenatore e i vari Conte, Mantesso, Chiara, Coan; fu veramente una cavalcata trionfale.

DOMANDA: L'improvvisa partenza del suo collega, Mauro Tossani, è stata un vero e proprio coupe du théâtre che ha scosso l'ambiente, contribuito a rendere ancora più imprevedibile la ciclica girandola delle panchine e "costretto" la società a trovare l'alternativa migliore, scelta che questa volta è ricaduta su di Lei. Se potesse in qualche modo definire le emozioni, riterrebbe più consistente il peso dell'aspettativa o la semplice consapevolezza di voler fare il meglio possibile?

RISPOSTA: Credo sia una grossa responsabilità sostituire mister Tossani, lo ritengo tra i mister più preparati non solo d'ECCELLENZA, cercherò, come ho sempre fatto, di lavorare con passione e serietà, cercando di tirar fuori il meglio dai ragazzi che avrò a disposizione.

DOMANDA: Lei è appena reduce da una stagione molto particolare e travagliata, basti pensare che nelle prime giornate il Vittorio Veneto era tra le posizioni più alte mentre poi, piano piano, le cose sono andate sempre più male e, alla fine, vi siete ritrovati a lottare per non retrocedere. Eppure, proprio Lei, nonostante tutto, ha sempre avuto il merito di saper rimanere ottimista e di cercare di continuare a credere nel valore della sua (ormai) ex squadra anche nel momento in cui la situazione era diventata "critica". Alla luce di questa importante esperienza in serie D, quali sono, a Suo parere, le differenze principali che ha potuto notare rispetto alla trionfante avventura nella categoria precedente? E, nello specifico, qual'è stato, secondo Lei, il momento chiave, durante l'anno, che ha contribuito a dare (purtroppo per voi) la svolta negativa?

RISPOSTA: Innanzitutto devo dire che per me è stata un'esperienza importante anche se è finita in modo negativo. In due anni da allenatore della prima squadra ho vissuto e provato il bello e il brutto del calcio; per quanto riguarda le differenze tra le due categorie, ECCELLENZA e Serie D, posso dire che è un bel balzo, noi sapevamo che sarebbe stata dura, lotti contro realtà che solo sul nome sono dilettanti ma in pratica sono professionisti a tutti gli effetti; abbiamo cercato tutto l'anno di evitare i play-out, allo spareggio abbiamo avuto due-tre occasioni che non siamo riusciti a sfruttare e nel primo tempo supplementare abbiamo sbagliato un rigore, ma si sa, questo è il calcio.

DOMANDA: Signor Della Bella, Lei ha mosso i primi passi da allenatore guidando gli Allievi e gli Juniores del Vittorio Veneto, quindi, in un certo senso, ha avuto modo di verificare il valore del settore giovanile. Come forse saprà, da qualche anno, anche la Sua nuova attuale società ha avviato un programma di valorizzazione del vivaio per cercare di sfruttare ulteriori possibili soluzioni per l'organico, a " parametro zero". Tenendo conto delle Sue prime esperienze, come giudica la scelta del suo club? Cosa manca all'U.S.D. OPITERGINA per completare il percorso e diventare, in questo ambito, una delle società d'élite?

RISPOSTA: Cercare di valorizzare il più possibile il settore giovanile credo sia un dovere di qualsiasi società al giorno d'oggi, penso che la società abbia intrapreso un buon programma di crescita per i giovani, logico che bisogna aver pazienza e lavorare con passione e continuità per ottenere i risultati sperati.

DOMANDA: Tra i numerosi proverbi italiani in uso, è molto celebre quello che dice " paese che vai, usanze che trovi". Fino a questo momento la squadra ha sempre cercato di esprimere un calcio divertente e propositivo che permettesse di creare occasioni e mantenere il pallino del gioco. Con il Suo arrivo, ritiene che il sistema di gioco verrà cambiato o manterrà la moderna filosofia offensivista del suo predecessore?

RISPOSTA: La squadra è stata rinnovata tantissimo, vediamo con che gruppo ci presenteremo ad affrontare questo duro campionato, mister Tossani ha sempre cercato di far giocare bene le proprie squadre cercando di attaccare con molti giocatori; noi dovremo cercare di creare un equilibrio di squadra il prima possibile per partire in modo positivo. Quello che posso promettere è che l'impegno mio e della squadra sarà massimo per ottenere buoni risultati e cercare di proporre un gioco piacevole e divertente per chi verrà allo stadio.

DOMANDA: Ormai ci siamo, finalmente potrà debuttare sul campo con la sua nuova squadra. Tenendo conto degli acquisti appena arrivati, cosa ne pensa dell'organico?

RISPOSTA: Abbiamo una squadra composta da molti giocatori giovani; in questo senso dobbiamo cercare di fare gruppo, creare un collettivo unito, compatto per trovare il prima possibile la composizione migliore per affrontare questo duro campionato. Anche i vecchi, tra i fuori-quota sono giovani ma con la volontà e la determinazione cercheremo di fare un buon campionato.
(Luca Antonello)