VENTIRIGHE: COPPA ITALIA DILETTANTI - 1ª GIORNATA - OPITERGINA-LIAPIAVE

30-08-2014 13:27 -


Il Diavolo veste Prada. Biancoblu. E il Leone si ferma. Dopo i divertenti fuochi d'artificio che, come da tradizione, Lunedì sera hanno concluso la popolare festa di San Bartolomeo a Camino, è il magico palcoscenico della Coppa Italia a sprigionare, a sorpresa, le delicate fontanelle della speranza e i potenti botti dei colpi di scena in un tanto altalenante quanto incerto, menage di emozioni. La prima tappa ufficiale del cammino propone, alla new generation biancorossa, l'incrocio con l'ostico Liapiave e subito la sfida pare assumere sembianze abbastanza equilibrate. Tuttavia lo stile dellabelliano prevede una continua conservazione delle distanze "corte" in mezzo al campo da ottenere attraverso un costante moto perpetuo senza palla, movimento che deve essere alternato sia da aggressive marcature portate in zone "alte" che da una fase di interdizione sporadica ma preziosa. Copione ormai complessivamente non nuovo a cui però si è aggiunta la piacevole novità di un ritmo veloce condotto soprattutto sulle fasce e così, in virtù di questo atteggiamento, l'ex Gemeaz ha incominciato ad andare in sofferenza, penalizzata anche dai continui anticipi della difesa schierata. La serata è gradevolmente tiepida ma al quarto d'ora arriva la prima folata di vento con l'inaspettato rigore. È l'episodio che potrebbe svegliare gli ospiti e invece, paradossalmente, ha il merito di produrre l'incredibile ispirazione. Morbioli, fino a quel momento migliore dei suoi, incorona la propria prestazione, dribblando mezza difesa e firmando il golazo della serata. L'esaltazione si trasforma in dominio quasi totale ma proprio sul più bello, arriva il beffardo zampino che uccide definitivamente il match, perché, a quel punto, il meccanismo si inceppa, non più rifornito dal potente carburante dell'autostima, e così, alla fine, anche la terza rete avversaria diventa buona solo per i titoli di coda. Un rammarico che, proprio alla luce del bel gioco espresso, lascia dietro di sé la classica sensazione di essersi persi nel bicchier d'acqua. I ragazzi, infatti, hanno dimostrato di possedere equilibrio e qualità, tuttavia fanno ancora fatica a imporre quel carattere che, in genere, è necessario per provare a risalire la china. Ora la strada è tutta in salita e, per poter continuare a credere nel possibile, non rimane che cercare di ripetere la grande prestazione del primo tempo, rafforzando quest'ultima debolezza rimasta. Sperando di essere ancora in tempo per vestire Prada. Questa volta di biancorosso.
(Luca Antonello)