VENTIRIGHE: CAMPIONATO PROMOZIONE - OPITERGINA-PLAVIS

04-11-2015 20:00 -


Oderzo, X factor. L´"Attesa". Pur catalizzando, per l´intera fascia oraria della partita, con lo spettacolare riflesso di gioco, l´attenzione del proprio popolo, e aver tentato, generosamente, di affacciarsi allo stipite della porta avversaria, l´OPITERGINA manca la preferenza finale del risultato, rinviando alla prossima audizione di campionato, l´appuntamento con il successo. Rassicurato dalle ultime autoritarie e convincenti uscite, il Leone biancorosso, guidato dagli energici richiami del carismatico condottiero Vanni Moscon, si è subito lanciato, sul casalingo green carpet, alla famelica ricerca del succulento bersaglio grosso, inestimabile meta, ambitamente ricercata da ogni fede calcistica, denominata con il riecheggiante e anglosassofono soprannome di goal, che, fin dal sorgere del tanto atteso avvio di partita, pareva essere fiduciosamente alla portata dei volenterosi ragazzi. Arrembante ruggito, in questo caso amplificato dall´equilibrato pigmento tattico di un modulo, il 4-3-1-2, armoniosamente cucito sulla livrea della squadra che, tuttavia, è stato brutalmente stoppato dalla tacalabalica replica della coriacea ascendente neo-promossa Plavis, attraverso l´inaspettata zuccata di Herrera, tanto bruciante quanto nostalgica sessantennale indiretta rievocazione milanese, la quale ha avuto il successivo (de)merito di far, presto, scivolare, il duello, sul duro e spigoloso piano del collettivo contrasto agonistico, contribuendo, così, ad allontanare, dagli speranzosi piedi delle Furie, la salvifica luce della porta. Nonostante i continui scatti laterali e la talentuosa cavalcata di un Poles che, fino all´ultimo, ha provato a suggerire distensive vie di fuga in verticale, per le frontali larghe avanguardie, Pietropoli e Miolli, infatti, i red devil´s si sono fatti progressivamente risucchiare dalla rocciosa difesa bellunese, perdendo, via via, contatto con i singoli reparti e, in generale, con il gioco. Un´arrendevole peccato, in definitiva, reso ancora più doloroso da quanto osservato nella prima frazione; i ragazzi, durante i primi 45´, hanno dato una globale positiva dimostrazione di fluida manovra, impermeata dalla grande voglia di essere sempre protagonisti, un fondamentale valore aggiunto, ulteriormente avvalorato proprio dalla prematura rete subita, che, però, si è bruscamente perso al primo accenno di compattezza ospite. Insomma, un pericoloso limite psicologico, che minaccia di rodere tutto quanto di buono è stato fin qui costruito e che, ora, si dovrà cercare di rimuovere il prima possibile, per impedire che l´isolato "sintomo" possa trasformarsi, in futuro, in letale "epidemia", e contagiare, irrimediabilmente, pure la ritrovata capacità realizzativa. Serve dunque un´ulteriore iniezione di adrenalina, per poter scrollare di dosso la pesante X dell´incertezza dalle spalle della città calcistica, e tornare totali protagonisti, firmando un nuovo fattore. Quello del "La Ripresa".


Fonte: USD OPITERGINA