VENTIRIGHE: RIFLESSIONI DI FINE STAGIONE

19-05-2016 22:50 -


Monster draw. L´altra faccia del pareggio. Dopo aver superato, al primo fischiettante imparziale invito d´inizio, con slanciata famelica leonina ferocia, la fitta salita presentata dagli ostili bastioni difensivi veneziani, ed essersi ritrovata indiscussa signora del campo, l´OPITERGINA, proprio a 45 giri dalla sospirata fumata bianca, si ferma sotto il peso dell´equa letale risposta della Pro Venezia, lasciando incagliate, nell´isola di Murano, anche le residue speranze di proseguire la traversata dei play-offs. Un forzato opt-out, quello indirettamente imposto dalla tanto piccola, quanto beffarda, divergenza, venutasi a creare sul ripiano della classifica regolare, il quale, pur rilasciando, attraverso l´apparente innocenza di quell´1-1, l´acre fumo del conclusivo rammarico, tuttavia, alla resa dei conti, non ha ugualmente sottratto, al Leone biancorosso, la pregevole orgogliosa consapevolezza di aver saputo giocarsi tutte le proprie chance fino all´ultimo respiro, e anche oltre. I ragazzi infatti, in principio doverosamente ricaricati sia, dal lungo settimanale intervallo che, dall´adrenalinica trance agonistica offerta dal palio in gioco e, ulteriormente favoriti a causa del prudente approccio locale, hanno avuto il merito di stringere tra le "fauci", la retroguardia avversaria, prima di riuscire a frantumarla, grazie alla pressione esercitata con l´ausilio della grande dinamicità di manovra corale espressa, collettivo forcing che, ben presto, è stato materialmente premiato, in virtù della zampata messa a segno, dall´insaziabile predatore dell´area, Poles. Deliziosa armonica melodia di speranza, emessa dal 16° personalizzato "canto del leone", la quale, però, al rintocco della ripresa, è stata sfortunatamente dissipata dal brutale grido di gioia di Carlon. Un doloroso colpo "basso" subito, questo, che, se da una parte, con il proprio successivo supplementare incremento del match, ha, nella specifica economia del risultato, contribuito a sancire la resa del nascente sogno nostrano, dall´altra, in ogni caso, come già detto, non rovina del tutto, quella magica rincorsa, avvenuta sul piano della prestazione stagionale, offerta dalla squadra. Rimasto, in questo senso, inizialmente ingrovigliato tra le altalenanti amnesie difensive portate per colpa di quella mancanza di esperienza influenzata dalla giovane anagrafe, e la carenza produttiva dettata dal recidivo difetto di precisione, sfoggiata sotto porta, il gruppo, rinfrescato non solo, grazie alla singola ventata di talento concessa dai nuovi acquisti, Del Piero e Minevilela, e i già "integri", Poles e Miolli, ma anche, soprattutto, dalla rinnovata determinazione mostrata da tutti i compagni, è riuscito, nel girone di ritorno, a voltare completamente pagina, trasformando la propria focosa "remuntada" spagnola, in un´incantevole favola britannica. Una strepitosa epopea, arricchita dai 47 gol realizzati e dalle 9 vittorie ottenute, la quale, pur macchiata dall´eliminazione, infine, esattamente per merito di tale strepitosa cavalcata intrapresa, riconsegna la consolatoria, eppur, forse, ben più importante solida certezza di quella positiva identità di gioco definitivamente trovata che, ora, se verrà mantenuta con la riconferma degli attuali "eroi" di stagione, potrà, nel prossimo futuro, permettere di scacciare nuovamente il diabolico volto della sconfitta e, di contro, far tornare il radioso sorriso del successo.
Grazie ragazzi. Comunque!


Fonte: USD OPITERGINA