ENTRIAMO IN CAMPO: OPITERGINA-SAN GAETANO CALCIO

10-02-2018 20:00 -


Nessun brutto momento è per sempre.

In certi casi a tutte le squadre "grandi" o "piccole", che si muovano ai primi piani del dilettantismo o abbiano la fortuna di bazzicare in quell´attico con vista grandi obiettivi chiamato professionismo capita durante i propri cammini sportivi di trovare periodi decisamente favorevoli. Brevi o lunghi che siano, questi istanti di felicità, al di là delle apparenze, non sono mai uguali. Ci sono infatti vittorie, ottenute esclusivamente grazie ai singoli, che rafforzano la sicurezza dei giocatori e il rapporto di rispetto tra gli stessi atleti. Ci sono trionfi raggiunti sfruttando solo un pizzico di fortuna che aumentano la fiducia delle squadre. Oppure ci sono successi (quelli forse più sospirati), conquistati accostando il bel gioco collettivo a un´ispirata prestazione individuale, che fanno davvero maturare. Altre volte invece, alle società può capitare di imbattersi in momenti difficili. Anche in questo caso possono essere diverse le ragioni che conducono a simili complicate situazioni. Tuttavia, per quanto differenti, problematiche e tristi, pure tali negative circostanze agonistiche, come, del resto, tutte le cose hanno un loro inizio, un loro sviluppo e una loro fine. Se da una parte ai club non sempre è concesso di scartare l´arrivo di questi periodi, agli stessi è però data l´opportunità di accelerarne la conclusione mettendo in campo non solo tutte le risorse tecniche, ma anche quelle mentali a disposizione. Ed è cercando di affidarsi proprio a quest´ultima aggiuntiva forza caratteriale che ora l´Opitergina ha il compito di provare ad arrestare con decisione la pericolosa marcia a "gambero" intrapresa. Si tratta di una missione che appare fattibile solo se il "leone biancorosso" dimostrerà di saper prestare la giusta attenzione nel lanciarsi all´assalto del San Gaetano. Un altro "collega" biancorosso finora apparso decisamente sì lontano parente della temibile matricola capace nella stagione 2015-2016 di cavalcare un insospettabile entusiasmo arrivando ad accomodarsi insieme alla Pro Venezia al 2° posto in Promozione, ma rivelatosi per ora, a tratti, comunque abbastanza insidioso. I rivali, infatti, pur dovendo fare i conti con una fragilità difensiva attestata dai 30 palloni raccolti nella propria porta (meno grave solo rispetto a quella del Caerano), battendo un nobile avversario come il Portogruaro sono riusciti nello specifico a riservare ancora sorprese. Inoltre il San Gaetano, perdendo di misura contro Fontanelle, Treviso, Portomansuè e proprio contro l´Opitergina all´andata, ha mostrato di essere in grado di contenere compagini di superiore caratura. Sono meriti i quali pare siano generati, per certi versi paradossalmente, dal critico gradino attualmente occupato in classifica. Una posizione certo quasi disperata che però, esattamente attraverso la sua scomodità può donare ai trevigiani quella serenità tipica della formazione che (retrocessione a parte) non ha nulla da perdere bensì, con qualche positivo risultato, tutto da guadagnare. A questa lucidità aggiungeteci una propensione all´innescare azioni di ripartenza favorita dall´esigenza del dover prima badare al "non prenderle". Poi tenete conto che a volte nel calcio, per decidere una partita, basta anche approfittare di un semplice calcio piazzato (angolo o punizione) oppure di un episodio come un rigore. Infine considerate che in genere, come ha ricordato l´ultima uscita di Silea, i nostri tendono a soffrire le squadre dei bassifondi di classifica. Dunque ecco che davanti ai ragazzi si presenterà un contendente potenzialmente molto pericoloso. Per cercare di superare questo spigoloso ostacolo e ritrovare il sorriso ai biancorossi non rimane quindi che tornare a rafforzare lo spirito di gruppo affrontando a testa bassa le minacce che si nasconderanno all´interno del match. Quella che si preannuncia sembra perciò essere un vero test psicologico più che una prova calcistica. Un esame del cuore il quale, tuttavia, se verrà sostenuto con quella buona dose di umiltà utile a mantenere la concentrazione per non sottovalutare l´avversario, potrà riconsegnare all´Opitergina proprio sul campo un evidente e significativo beneficio nella manovra. Miglioramenti come ad esempio una difesa capace, grazie a una nuova solidità, di trasmettere per mezzo dei leader Caldato-Cittadini-Sordi messaggi di sicurezza. Una mediana in grado, attraverso i rientri di Zilli e gli spunti di Gilde di stoppare gli ostili tentativi d´offesa e armare il fronte offensivo. Ed infine un attacco che, avvalendosi dell´ampiezza, velocità e tecnica garantita da Dal Compare e De Faveri riesce a scavalcare ogni resistenza e aprire irrinunciabili inviti al tiro per Santagata e Cappellotto. Insomma tante opzioni le quali, riunite insieme con la forza della determinazione, possono aiutare il gruppo a risollevarsi da quest´altra piccola ricaduta. Visto che il morale non è esattamente alle stelle sembra arduo indovinare il modo per far ripartire testa e gambe. Ma i ragazzi ora, in questa ricerca della volontà, non sono soli.

A sostenerli e incitarli infatti c´è Massimo Muzzin, nuovo allenatore, nella passata stagione in Friuli al Brian, che facendo leva sulla carica generata dal suo arrivo può nel corso del duello far comprendere l´importanza di saper prima sopportare l´attuale frustrazione e poi, soprattutto, facendo conoscere la bellezza di riuscire a trasformare le difficoltà in un´occasione di ulteriore crescita, dimostrare con i fatti che nessun brutto momento è per sempre.

Luca Antonello


Fonte: OPITERGINA ALÈ