ENTRIAMO IN CAMPO: OPITERGINA-POVEGLIANO VERONESE

27-02-2018 20:00 -


A 120 minuti dalla Coppa in tricolore.

È questa la strada che alla nostra amata OPITERGINA è rimasta da percorrere prima di poter finalmente raggiungere quella destinazione conosciuta con il nome di finale del Trofeo Veneto di Promozione, così tanto sognata e ricercata da un po´ tutte le squadre della categoria. Un ultimo tratto di cammino, suddiviso tra gara d´andata e ritorno, reso a prima vista, dalla grande tensione, ancora tanto, troppo lungo da attraversare, ma che, per via delle intense emozioni in arrivo, potrebbe in realtà diventare allo stesso tempo più breve di quanto non appaia ora. Certo, tante sono ancora le incognite da risolvere eppure una, come sempre, è la certezza. Gran parte dell´esito finale di questo nuovo esame proposto dalla stagione dipenderà da come il gruppo saprà interpretare tecnicamente tale imminente prima parte di semifinale e soprattutto dal tipo di approccio che verrà assunto. I ragazzi senza alcun dubbio hanno i mezzi per centrare la vittoria ed essere promossi all´atto conclusivo della manifestazione. Tuttavia, per avere ragione pure del Povegliano Veronese, i "leoni biancorossi" infatti dovranno sfoderare quel giusto atteggiamento, composto da attenzione e sana cattiveria agonistica, necessario per provare a superare le insidie che verranno portate dall´odierno sconosciuto ospite. Requisito caratteriale quest´ultimo il quale dà la sensazione di rivelarsi più che mai fondamentale perché il prossimo misterioso avversario arrivato dalla provincia di Verona potrebbe dimostrarsi non così facile da domare come invece lascia credere ora la situazione creatasi nel suo campionato.

Il club azzurroblù comandato socialmente dal Presidente Moreno Fabris e dal suo vice Arnaldo Zanotto e guidato in panchina da un tecnico, "Pedro" Marco Pedron, arrivato nell´estate del 2013 dopo aver già assaggiato un po´ di calcio dirigendo oltre lo stesso Povegliano anche il Salianze e il Quaderni (squadre veronesi attualmente militanti in Prima Categoria) non se la sta passando granché bene nel suo girone A. Penalizzato da una disastrosa partenza caratterizzata da 3 sconfitte e 1 solo pari racimolati nei primi 4 turni, resa se possibile ancor più scioccante dalla totale assenza di palloni depositati nelle reti avversarie, il Povegliano ha incominciato a mettersi in moto solo a partire dalla 5ª giornata. Una lenta ripresa la quale nonostante il suo andamento altalenante, attraverso la spinta dei 25 punti raccolti, ha però comunque permesso alle "libellule" di posarsi sull´attuale 14° posto e arrivare così a soli tre punti di distanza da quel 16° piazzamento valido per la salvezza al momento occupato dall´Albaronco. Si tratta di un piccolo ma vitale volo che tuttavia, come detto all´inizio, con il suo bilancio costituito da 6 vittorie, 7 pari e 8 sconfitte, 21 gol fatti e 27 subiti (ulteriormente impreziosito da appena 5 ammonizioni commesse e nessuna espulsione registrata) rischia di trarre in inganno. Se da una parte la classifica ci restituisce l´innocente immagine di una formazione non solo timida ma anche "buona" capace di costruire le basi dei propri successi puntando soprattutto sul contributo realizzativo di un attaccante (Marco Secchi) in grado di siglare 6 reti di cui 3 decisive in sole 4 presenze e sul supporto offerto dal tifo di casa, dall´altra i risultati conseguiti nel Trofeo Veneto tracciano l´identikit di una formazione completamente diversa. Ovvero il profilo di una compagine che appena sente il richiamo della Coppa e mette i piedi fuori dal campionato, proprio come accadeva al Milan di Ancelotti, tende ad esaltarsi cambiando così drasticamente personalità. È un´inquietante caratteristica confermata dai numeri messi in fila all´interno del torneo. Fino a questo momento infatti il Povegliano oltre che trionfare in 4 delle 5 sfide per ora disputate, nello specifico è riuscito agli ottavi a estromettere nientemeno che il Garda, cioè l´attuale capolista del proprio girone di Promozione. Tuttavia c´è anche un altro dato che non promette nulla di buono: tutte e 4 le partite questo ospite le ha vinte giocando in trasferta. Ed è esattamente tenendo in considerazione tale doppio merito che ora i ragazzi sono chiamati a cercare le adeguate contromisure.

Per spegnere questo pericoloso entusiasmo da "uscita sportiva" l´OPITERGINA dovrà prima di tutto sforzarsi di far valere l´autorità dettata dalla consapevolezza di giocare davanti ai propri fedelissimi sostenitori. Inoltre i nostri sfruttando la stessa carica dovranno cercare di piazzare subito il gol. L´eventuale vantaggio siglato nei primi minuti infatti darebbe alla squadra l´opportunità di imporre il ritmo non solo in tale confronto, ma offrirebbe anche l´occasione di creare le condizioni ideali per poter gestire al meglio anche la gara di ritorno. Perché a quel punto toccherebbe al Povegliano scoprirsi per recuperare e i nostri potrebbero ritrovarsi tra i piedi la chance per affondare ancora, questa volta in contropiede. Al fine di raggiungere un simile ghiotto obiettivo i "leoni" però avranno bisogno di mostrare ogni loro punto di forza. Grandi qualità come ad esempio la capacità di riuscire a generare tanti tiri in porta avvalendosi delle sortite effettuate da Cappellotto, De Faveri e talvolta anche da Santagata. Inserimenti, a loro volta favoriti dalle scorribande condotte sia lateralmente che centralmente da un Dal Compare quasi sempre in grado di garantire superiorità numerica grazie alla sua invidiabile velocità e tecnica, che il gruppo potrà proporre sapendo di avere di nuovo dalla propria parte pure l´imprevedibilità dei dribbling regalati dal jolly De Souza. Per fare in modo che tutti questi talenti possano portare a frutti concreti i biancorossi, però, avranno la necessità in parte di far arrivare più palloni possibili a Gilde così da poter mettere il nostro regista nelle condizioni migliori per impostare e rifornire l´attacco e in parte di far scattare un deciso pressing ogni volta che verrà persa palla. Ciò al fine di facilitare le chiusure effettuate dalla difesa e arrestare così in tempo qualsiasi tentativo di velenosa ripartenza.

Insomma, i ragazzi sono chiamati a cercare di offrire di nuovo quello che sanno fare bene. Dunque i presupposti per fermare le "libellule" e ottenere un´altra bella soddisfazione ci sono tutti. Così come c´è la straordinaria possibilità di ripercorrere le gesta che prima portarono, nella stagione 1979-80, i "leoni" di Nadalutti a vincere proprio la Coppa Veneto di Promozione e poi condussero nel 1993-94 la squadra di Ennio Pupulin a sollevare al cielo la Coppa Italia Regionale.

E allora non rimane che scendere in campo e metterci tutto il cuore. Perché, dopotutto, l´arte di giocare in pratica è l´arte di crearsi le occasioni giuste e di saperle sfruttare; sarebbe un peccato quindi non provarci a 120 minuti dalla Coppa in tricolore...

Luca Antonello


Fonte: OPITERGINA ALÈ