ENTRIAMO IN CAMPO: OPITERGINA-CALCIO CAERANO

07-04-2018 20:00 -


Il talento ti fa vincere una partita, ma il coraggio e il lavoro di squadra ti fanno raggiungere l´obiettivo.

D´accordo, le parole coraggio ed obiettivo unite dal verbo raggiungere, Michael Jordan non le ha pronunciate. Eppure mai come ora il concetto generale trasmesso dal celebre discorso pronunciato dal mitico cestista americano sembra risuonare, forse, più azzeccato per l´Opitergina. Questa infatti è una massima la quale più che farsi portavoce di un chiaro dato di fatto appare assumere il tono di un vero silenzioso monito lanciato all´indirizzo di undici ragazzi, i nostri, capaci sì di far vacillare con la classe di talenti come Dal Compare la temibile concorrente play-off Vazzola, ma purtroppo non di stendere in campo e lasciarsi quasi definitivamente alle spalle in classifica l´avversario quando ne avevano l´opportunità. Si tratta di un errore abbastanza grave certo, tuttavia il calendario (verrebbe da dire per fortuna...) è tiranno e già domenica offre alla squadra la possibilità di redimersi dal peccato di aver concesso la prima sconfitta in casa di questo ritorno nel recupero della 23ª giornata.

Per tornare a "masticare" i tre punti i "leoni biancorossi" però dovranno assolutamente cercare di dimenticarsi l´approccio troppo remissivo messo in mostra durante il secondo tempo della nottata di mercoledì. Perché tra poco dal tunnel che porta al terreno di gioco farà capolino il Caerano, un ospite sicuramente non impossibile da tenere a bada ma che, allo stesso tempo, non va nemmeno sottovalutato. A scrutare quel curriculum composto da 9 vittorie, 1 pareggio e 16 sfide perse offerto da una personalizzata "carta d´identità" chiamata statistica questo incontro infatti dà l´impressione di assumere i connotati di una semplice passeggiata. In realtà basta munirsi di un po´ di pazienza nel vedere che la neo-promossa, negli ultimi 12 duelli disputati, è rimasta a secco di gol solo in 3 occasioni. Ed è sufficiente notare che sempre nel girone di ritorno la stessa, trovando la forza di sgambettare club ben più attrezzati come un certo Vazzola e la Miranese e tenendo testa pure all´ex capolista Fontanelle è riuscita quasi a raggiungere il sicuro "porto" di una salvezza apparsa appena un mese fa pressoché impossibile da raggiungere, per intuire che la prova potrebbe rivelarsi non proprio così facile.

È un piccolo eppur significativo miglioramento che sembra essere stato ottenuto rafforzando il reparto arretrato. Una necessaria cura passata in parte attraverso una più efficace copertura garantita in area e in parte grazie a una più intensa pressione e a dei più frequenti rientri la quale ha avuto il merito di consegnare agli uomini di Loris Volpato il benefico effetto di ridurre da 32 a 17 il numero di gol accusati. Tuttavia tale presa di misure, per mezzo dei rapidi contropiedi favoriti dalla profondità generata dai lanci lunghi e in virtù delle 16 marcature complessivamente realizzate prevalentemente grazie al tandem di punte composto dall´ex Union Vi.Po., Eclisse Carenipievigina e Portomansuè, Sandro Murador, e l´ex San Gaetano ed Eclisse Carenipievigina, Christian Gobbato, è riuscita a consegnare al Caerano anche il vantaggio di una pericolosità più convincente. Allora ecco che, per scansare altre brutte sorprese i ragazzi oggi avranno bisogno di ritrovare tutte quelle doti soprattutto mentali che finora li hanno resi grandi. Magari provando, come esempio, a ricordarsi della metamorfosi compiuta da una delle attuali regine del calcio internazionale, ovvero il Real Madrid. Sì, è vero anche qualche anno fa i "blancos" regalavano giochi di prestigio e dispensavano lezioni tecniche, ma nel complesso, quando si trattava di dover proporre, gli spagnoli dimostravano di essere poco propensi a scambiarsi la palla e sprovvisti di un vero organizzato piano d´offesa imparato a memoria. Ora invece, con l´arrivo in panchina di una leggenda come Zidane i madrileni, pur aiutati dall´invidiabile classe, hanno imparato il significato del termine disciplina, gestione delle partite e l´importanza dell´autocontrollo emotivo diventando, se possibile, ancor più "galacticos". Un credo, preso in prestito tra l´altro proprio dal calcio italiano, che adesso i biancorossi saranno chiamati a tentare di rifar proprio aiutandosi a vicenda e tirando fuori tutta la rabbia accumulata. Feroce desiderio di rivalsa il quale però dovrà essere guidato pure in parte dalla calma e in parte da una sufficiente rapidità di esecuzione. Atteggiamenti che appaiono all´apparenza contrastanti ma che in realtà dovranno rivelarsi necessari a far girare velocemente la metà campo. Mediana la quale avrà a sua volta il compito di sganciare le ali e favorire attraverso i palloni intercettati soprattutto da Campagnolo gli inserimenti dei centrocampisti come pure le entrate in area di un Santagata ultimamente apparso in buon spolvero. Insomma, quella richiesta al gruppo è una dimostrazione di forza, determinazione e orgoglio che per prima cosa, continuando a rifornire un fronte offensivo arrivato a 44 centri (e per questo insignito al momento del merito di 3° miglior attacco), avrà il compito possibilmente di non far rimpiangere la pesante assenza del nostro "Cristiano Ronaldo trevigiano" Dal Compare. Inoltre tale test sarà utile per provare, oltre che a ritrovare in generale una maggiore intesa e decisione nelle giocate, a riscoprire anche quell´attenzione necessaria tanto a non lasciarsi andare alla tentazione di volersi affidare solo alle proprie qualità. Quanto a evitare di cadere nella trappola del nervosismo provocato dal risultato o dai contendenti. E in questo modo essere infine, sul pratico piano del campo, capaci di evitare da una parte di subire troppe percussioni laterali e dall´altra di scongiurare il rischio non solo di andare a sbattere sul muro ospite, ma poi anche il pericolo di subire le ripartenze rivali. Fiducia e personalità, ma pure gioco di squadra e coraggio sono dunque le parole d´ordine di cui avranno bisogno di servirsi i ragazzi se vorranno tentare di incanalare in tempo sui binari giusti l´esito del match e, evitando di disfare proprio in questo finale di stagione quanto di buono fatto finora, riuscire così a centrare l´obiettivo play-off. Perché, d´altronde, come direbbe anche un certo Michael Jordan: si può accettare la sconfitta, ma non si può accettare di non provarci.

E allora Opitergina... Alè!

Luca Antonello


Fonte: OPITERGINA ALÈ