ENTRIAMO IN CAMPO: PLAYOUT, PLAYOFF E FINALI

12-05-2018 20:00 -


Quando il gioco si fa duro i duri incominciano a giocare.

Mai come ora questa frase, così carica dell´affabile tono tipico del più classico dei proverbi, ma in realtà fredda nella sua forma di schietta affermazione che indica un dato di fatto, appare dimostrarsi più opportuna per ciò che sta attendendo l´Opitergina. Il lungo giro della stagione con le sue tappe composte da momenti di fatica, felicità e anche timore è ufficialmente giunto al termine. Eppure il nostro amato "club del leone biancorosso" tra poco si troverà a dover correre ancora, questa volta sotto il sole dell´estate finalmente arrivata. Ad attenderlo però in tal caso non ci sarà un altro lungo percorso di campionato ricco di riposo e speranza bensì un rettilineo occupato solo da partite da dentro o fuori. Per la precisione quattro sfide che obbligheranno Juniores, Allievi, Giovanissimi e prima squadra a dover tirar fuori tutte le loro ultime energie al fine di raggiungere quell´arrivo denominato salvezza, titolo o promozione.

Impegno che, seguendo la tabella di marcia decretata dal calendario, dovrà cercare di offrire senza alcun risparmio la Juniores. Già perché proprio quel gruppo, uno dei simboli del futuro del nostro calcio di città, ora è chiamato a dover vincere la sfida più delicata tra quelle capitate a tutti i "colleghi": ovvero superare lo sbarramento dei playout. Una missione, certo, difficile che sembra tuttavia ugualmente alla portata visto i miglioramenti compiuti dalla squadra rispetto a quanto fatto vedere in metà stagione. I ragazzi di mister Gallo infatti all´inizio non sono davvero riusciti a entrare in confidenza con il nuovo campionato. Si tratta di una fatica giustificata sì dal livello proposto del girone la quale però, oltre a far svanire l´ambizione di provare a lottare per un´alta posizione in classifica, a un certo punto aveva fatto anche un po´ temere. Gravato infatti dal peso di 8 punti persi in 3 partite a causa della sconfitta rimediata a Conegliano al tramonto della 9° giornata, del pari trovato nel turno seguente e infine della nuova resa sancita al termine della sfida con l´Altivolese Maser, il percorso dei biancorossi attraverso il distacco costituito da cinque lunghezze createsi dalla quartultima sembrava farsi sempre più tortuoso e in salita. Ciò per via delle cadute sopracitate favorite nel dettaglio dallo scompenso costituito da soli due gol fatti e ben cinque subiti, certo, ma anche in virtù di una difesa, fattasi improvvisamente fragile, che per colpa di tale vulnerabilità lasciava presagire un futuro non molto roseo. Invece sfruttando le ulteriori possibilità offerte del girone di ritorno la Juniores, grazie proprio una retroguardia solida e ritrovando quel maggior mordente sotto porta dimostrato dai 20 centri infilati al ritorno è riuscita a riscattarsi bene guadagnando buonumore e regalandosi la chance di giocarsi tutto in altre due partite contro il Conegliano. Ovvero contro un avversario che al momento non pare essere così insuperabile. D´accordo, i gialloblù giocando l´andata in casa avranno subito il vantaggio psicologico donato dalla carica del proprio pubblico. Tuttavia i nostri giovani potranno beneficiare di molti più elementi a favore, per la precisione almeno quattro. Innanzitutto sulla consapevolezza che dalla loro parte avranno due risultati su tre a cui affidarsi per mettersi definitivamente al sicuro: cioè il pareggio e ovviamente la vittoria. Poi il gruppo potrà contare sull´ottimismo dato dal ricordo di aver già battuto in stagione i ragazzi di Luciano Modenese. Se a questi due sostegni di carattere morale ci aggiungiamo inoltre gli aiuti che potrebbero arrivare sul fronte tecnico sia dalla bravura di alcuni compagni come il portiere classe 2000 Luca Brunetta, il difensore classe ´99 Matteo Moretto, e il difensore-centrocampista classe 2000 Nicola Galante che le doti e l´esperienza messe al servizio pure da alcuni giocatori in arrivo dalla prima squadra allora ecco che possiamo tornare a sperare.

Una fiducia di cui avranno forse ancora più bisogno gli Allievi e i Giovanissimi, visto i rivali che si troveranno ad affrontare. Sulla via che conduce dritti all´atto conclusivo dei rispettivi campionati infatti questa volta sono spuntati nientemeno che Fulgor Trevignano e Vittsangiacomo. Degli avversari a prima vista come tanti di quelli affrontati in stagione dai ragazzi, direte voi. Non proprio. Se andiamo a osservarli meglio da vicino scopriremo che questi nuovi concorrenti presentano sul curriculum delle loro prestazioni offerte durante l´anno dati inquietanti. Avvalendosi della potenza di fuoco dei 79 centri effettuati e di una difesa che, come suggeriscono gli appena 21 gol subiti sembra solida come l´acciaio, la macchina da gol guidata dal tecnico Ivan Martinazzo su 24 partite disputate è riuscita a mietere ben 23 vittorie. Mentre il Vittsangiacomo si è rivelato capace di esultare in 20 occasioni. Una percentuale di puro successo eloquente, però c´è anche un´altra informazione che fa molto pensare. Se da una parte infatti in terra "straniera" i rossoneri si sono ritrovati a perdere due punti per strada in casa del Contea, dall´altra tra le proprie mura domestiche finora non hanno concesso nulla come rivelano i 12 trionfi segnati. Discorso quest´ultimo in generale valido anche per il Vittsangiacomo. È un dettaglio all´apparenza scoraggiante. All´apparenza, appunto, perché in realtà pure i nostri non hanno niente da invidiare a livello tecnico. Anzi. Con la forza delle 92 reti messe in fila e dei 175 messi a segno i ragazzi di Bincoletto e quelli di Gregori sono stati in grado di mettere in mostra un attacco rivelatosi per ora ben più incisivo. Ma non solo. Oltre a donare al proprio fronte offensivo letale efficacia, Allievi e Giovanissimi hanno saputo allo stesso tempo tenere d´occhio anche la difesa. Grande attenzione generale la quale dando modo di subire rispettivamente solo 15 e 9 gol è riuscita a mettere in risalto anche sia la capacità di coprire con disciplina che un notevole spirito di sacrificio. Perciò, al netto di tutti i meriti sopracitati, proprio questo stesso maggior equilibrio promette di aiutare i biancorossi. Tale affidabile stabilità, garantita in particolare dalla qualità di emergenti talenti quali per gli Allievi il difensore Luca Dariol, il centrocampista Andrea Da Ros, l´esterno alto Devis Cecchetto e la punta Alessio Rocco e per i Giovanissimi il difensore Filippo Volta, e gli attaccanti Emanuele Capraro, Simone Caminotto e Alex Giro, potrà favorire la sicurezza offerta da personalità ed entusiasmo. Doti di due squadre che hanno già dimostrato di non farsi facilmente impressionare. Importante carica psicologica che, unita a una possibile ulteriore spinta data dalla consapevolezza di poter gestire il confronto all´andata per poi provare a chiudere al ritorno il discorso del passaggio del turno, potrebbe spingere proprio a favore delle due formazioni giovanili questa battaglia tra piccoli giganti della categoria.

Completa il tour de force in programma nel week-end l´ultimo, ma non per questo meno importante, impegno che attende la prima squadra. Straordinari di stagione, conosciuti con il nome di playoff, i quali contrapponendo i nostri ragazzi al Fontanelle metteranno a confronto due squadre che in questo momento stanno trascorrendo a livello mentale un periodo non molto confortevole. Mentre viceversa, sul piano del gioco, entrambe attraversano una condizione leggermente differente. Logorati da un anno si ricco di sorprese ed esaltante, ma proprio per questo vissuto poi costantemente sotto la pressione dei riflettori, il team diretto da De Pieri alla lunga non ce l´ha fatta a reggere la pressione consegnata da una promozione ormai a portata di mano. E a un certo punto sul più bello (più precisamente nei due match-ball con Portomansuè e Treviso) i gialloneri si sono ritrovati a rallentare il passo scivolando così al secondo posto in graduatoria. Un beffardo declassamento il quale contribuendo a trasmettere delusione e anche un po´ di incertezza ha restituito una manovra che almeno per ora dà l´idea di non essere più così efficace come prima. Lo testimoniano gli ultimi sette risultati negativi raccolti nelle ultime 10 giornate abbruttiti dalle 18 reti incassate, d´accordo. Ancor di più però lo testimonia nello specifico il fatto che la retroguardia, a causa della stanchezza, fa fatica a mantener ravvicinate le linee di difesa e dunque a creare la stessa densità avuta nel recente passato. Ma non è tutto perché tali limiti ormai sono evidenti pure in avanti. Gli esterni non solo non coprono più molto bene come prima, ma provano una certa difficoltà anche quando devono spingere per allargare le difese avversarie e favorire le incursioni condotte soprattutto sulla sinistra dall´attaccante Grotto. Allo stesso modo i centrocampisti arrivando con più ritardo sul pallone e denunciando anche una maggiore imprecisione viziata da frenesia e scarsa lucidità non riescono più a rifornire con la stessa velocità gli attaccanti rendendo così il fronte offensivo abbastanza prevedibile. Persino quelle alternative chiamate calci piazzati, che in un paio di occasioni avevano aiutato a risolvere parecchi guai a De Pieri, sembrano non produrre più alcun effetto. Allora ecco perché i biancorossi devono cercare di approfittare assolutamente ora di tale calo di tensione. Vero, bisogna ammettere che anche per i nostri il morale in questo momento non è proprio alle stelle se si pensa al rammarico accumulato nella finale del Trofeo Veneto e al mesto congedo rilasciato in campionato. Nonostante ciò, come detto, lo stato di salute della manovra opitergina appare essere ancora leggermente migliore. Se da una parte infatti, come attestano i 7 palloni raccolti nella propria porta nelle ultime 3 gare pure la difesa di casa nostra ultimamente ha dato qualche segno di rilassamento, dall´altra invece l´attacco è stato in grado di conservare un minimo di concentrazione. Attenzione la quale (finale di Coppa e sconfitte di campionato a parte) ha avuto il merito di continuare a far mandare in gol i ragazzi. Alla luce di quest´ultima considerazione dunque sarà sì importante che il gruppo sappia sfruttare in fase di costruzione le impostazioni di Caldato, i generosi recuperi degli instancabili Busato, Lucchetta e Campagnolo, le poderose accelerazioni sugli esterni garantite da Dal Compare e Cappellotto e il supporto garantito dietro le punte da Gilde. Ma allo stesso tempo sarà necessario che la squadra sappia anche gestire con parsimonia e saggezza le nuove energie regalate dal turno di riposo appena trascorso. Ciò per poter convertire la frustrazione maturata in carica positiva. E con il giusto approccio riuscire così a trovare la forza di riscattare le recenti frenate compiendo infine nei successivi 90´ quella volata utile a far raggiungere ai nostri la prossima tappa degli spareggi in programma con il Vazzola.

Juniores, Allievi, Giovanissimi e prima squadra: ciascuno ha dunque le carte in regola per sbancare, ma tutti dovranno dare fondo a ogni briciolo di volontà, entusiasmo, grinta e coraggio se vorranno sperare di giungere ai rispettivi traguardi e rendere così i nostri sogni realtà.

Perché d´altronde si sa: quando il gioco si fa duro, i duri incominciano a giocare...

Luca Antonello


Fonte: OPITERGINA ALÈ