OPITERGINA ALÈ INTERVISTA MISTER GIUSEPPE BINCOLETTO

20-05-2018 08:40 -


DOMANDA: Mister Bincoletto, in genere un risultato positivo viene ricercato, ovviamente, per la grande soddisfazione che sa regalare alla fine. Tuttavia nella maggior parte dei casi tendiamo a dimenticarci che uno stesso traguardo regala belle emozioni anche attraverso il ricordo del percorso compiuto. In questo caso non possiamo paragonare la sua squadra a un´invincibile armata solo perché, statisticamente parlando, il Portomansuè ha saputo fare meglio. Però, con le 92 reti fatte e 15 subite, i suoi si sono ugualmente rivelati una corazzata. Si aspettava di vedere a livello offensivo e difensivo una simile qualità? E qual è il segreto che in generale vi ha permesso di arrivare alle finali?

RISPOSTA: Innanzitutto voglio ringraziare tutti i tifosi opitergini che ci seguono ogni domenica nella speranza di regalare ancora nuove emozioni in queste finali. Sono due anni che raggiungiamo il secondo posto con grandi soddisfazioni sia a livello personale che da parte di tutto lo staff. Durante questo periodo la mia priorità è stata quella di creare un gruppo e successivamente di lavorare molto sotto l´aspetto tattico e tecnico. Sono fortunato ad avere a disposizione dei ragazzi con tanta passione e voglia di imparare. Sono convinto che i risultati non arrivino mai per caso, ma che le vittorie si conquistino grazie al sudore e agli allenamenti ripetuti costantemente durante la settimana. Quindi non esiste un segreto in particolare, ma ciò che conta è il rispetto e lo spirito esistente tra noi che porta a fare una corsa in più per il proprio compagno di squadra.

DOMANDA: Dunque, dopo una traversata a dir poco trionfale siete ormai arrivati a due passi dalla semifinale. Ma prima di compiere un altro salto e continuare a sognare ora dovete superare i quarti: cioè vincere un duello che si svolgerà nell´arco, appunto, di due incontri. In questo caso, il fatto che i suoi giovani si ritroveranno a dover giocare subito su un terreno "ostile" secondo lei può essere un vantaggio o un rischio maggiore tenendo conto poi del ritorno?

RISPOSTA: Arrivati ai quarti di finale tutte le squadre sono molto ben preparate ed attrezzate. Dovremmo affrontare questi incontri pensando che sono due partite e non una gara di campionato. Bisognerà stare molto attenti in fase difensiva e cercare di sfruttare al meglio qualsiasi situazione per riuscire a portare a casa il risultato.

DOMANDA: Sulla vostra strada questa volta Vi è capitato il Fulgor Trevignano. Ovvero un rivale che non solo non ha mai perso fuori casa ma che finora non ha mai provato la paura della sconfitta, nemmeno in quelle volte in cui ha giocato tra le mura domestiche. Alla luce di tale particolare caratteristica, avrebbe preferito che i suoi incontrassero un avversario un po´ più abbordabile o questa sfida Vi esalta comunque? Inoltre, tenendo conto dell´aspetto accennato, che partita le piacerebbe che disputassero i ragazzi?

RISPOSTA: Come detto prima le 8 squadre che disputeranno i quarti sono le migliori. Incontrare una squadra che non ha mai perso è per noi ancora più stimolante; vorrei comunque ribadire e ci tengo a sottolineare che anche noi in due anni abbiamo perso solo 4 partite; quindi anche il Trevignano dovrà preoccuparsi. Dal canto nostro dobbiamo giocare come abbiamo sempre fatto, portando in campo tutto ciò che di nuovo stiamo provando e soprattutto tenendo ben presente che siamo l´Opitergina, squadra che ai miei tempi tutti temevano...!

Luca Antonello


Fonte: OPITERGINA ALÈ