VENTIRIGHE: CAMPIONATO REGIONALE DI PROMOZIONE: OPITERGINA-FOSSALTA PIAVE

23-10-2018 20:00 -


(Ancora) tempo d'attesa.

L'Opitergina, seppur condannata di nuovo nel corso della prima parte del confronto dal dolore di un inaspettato gol, trova la forza di riscrivere in parte l'esito del duello ritrovando così da una parte almeno un mezzo sorriso davanti ai propri sostenitori.

Si è rivelata un'altra frenata interna, in questo caso imposta dal Fossalta Piave, che sebbene abbia permesso ai nostri di avanzare di un punto in classifica allo stesso tempo ha comunque lasciato una scia di rammarico per ciò che avrebbe potuto essere e una volta ancora non è stato.

Se la rete depositata dagli ospiti può sollevare giustificati dubbi riguardo la sua regolarità, infatti, non possono invece esserci dubbi sul fatto che i ragazzi si sono di nuovo lasciati sfuggire l'occasione di sfruttare la prima frazione di gioco per tornare a gioire anche sul proprio terreno.

Sospinti dalla carica donata in parte del desiderio di voler uscire dalla pericolante zona retrocessione e in parte dal nuovo tecnico, i "cugini" sono riusciti a impossessarsi quasi subito dell'iniziativa facendosi sentire in tutte le zone del campo. Massiccia presenza la quale, avvalendosi di strettissime marcature, oltre a supportare una difesa ben schierata, ha permesso ai nostri avversari di mantenere il baricentro alto. Tale pressione, come primo nocivo effetto, è stata in grado di ostruire progressivamente le vie di passaggio principali bloccando sia le incursioni centrali avanzate da Grotto che lo sfondamento laterale proposto da Sakajeva e Florean partiti bene ma poi un po' defilatisi. Mentre in secondo luogo questa stessa aggressione, in virtù di veloci ripartenze, è stata capace di attivare gli scatti di un ex Cattelan che con le sue sponde ha dato modo ai rivali di insinuarsi nel tessuto difensivo biancorosso e far, così, male.

Ciò almeno fino a quando non è arrivata la ripresa che è stata capace di restituire dei "leoni" più coraggiosi e, soprattutto, più determinati. Sì perché la squadra, liberata nella mente nello spirito proprio dal gol subito, ha giocato tutta un'altra partita tornando a mostrare confortanti segnali di ripresa. Miglioramenti, come ad esempio una maggior velocità d'esecuzione e una maggiore intensità tradottasi in continuità di manovra, che sono riusciti a facilitare la spinta laterale e gli scambi centrali. Tuttavia a portare a termine la delicata operazione recupero ci ha pensato l'uomo più in forma della giornata. Ovvero Benetton il quale, con la chirurgica precisione di un bisturi, ha avuto il merito di stabilizzare la partita consegnandoci due notizie: una cattiva e una buona. Quella poco piacevole è che i ragazzi continuano a patire la pressione psicologica trasmessa dall'Opitergium. Una strana "malattia" spiegabile con il fatto che quando arriva il momento di esibirsi davanti ai nostri spettatori la squadra, giustamente, scende in campo con l'intenzione di proporre subito manovre eleganti. Ciò al fine di tirar fuori tutta la qualità necessaria e metterla poi al servizio del collettivo per cercare di raggiungere il risultato con il bel gioco.

Il problema è che la positiva volontà di sbloccare al meglio i match, poi finisce per scontrarsi con il negativo timore di commettere errori e favorire gli ospiti. Così subentra l'ansia da prestazione che, trasformandosi in frenesia nel voler finalizzare, contribuisce a produrre sbagli che finiscono per favorire davvero gli avversari.

Per fortuna però i ragazzi stanno anche dimostrando di mantenere la forza e la lucidità di cambiare la propria avversa condizione. Ed è esattamente da questa buona notizia che ci sarà bisogno di ripartire. Ripartire cercando di tirar fuori la serenità nella speranza di poter contare inoltre sull'ulteriore carica donata da un sostegno un po' più "sentito" tra gli spalti.

Ragionata calma utile non solo a sfruttare i calci piazzati ma pure a proporre quei movimenti magari pure semplici che tuttavia, con la loro efficacia, possano permettere alla convalescente Opitergina di "guarire" uscendo da questo tempo d'attesa e tornare a correre anche in casa.


Fonte: USD OPITERGINA