ENTRIAMO IN CAMPO: OPITERGINA-FAVARO 1948

05-01-2019 20:00 -


Ricominciare da dove si ha terminato: con una vittoria.

Alla fine, dopo aver vissuto la felicità del Natale aiutando i bambini a scartare i regali portati da quel bizzarro Babbo sempre vestito di rosso e bianco dalla risata facile, aver trascorso Santo Stefano in totale relax avvolti dal confortevole tepore delle proprie case o accompagnati dallo stupore delle sorprese e dal brivido delle emozioni offerte da qualche viaggio e aver accolto il 2019 a suon di brindisi, è arrivata anche l'Epifania. Una giornata riscaldata dal fuoco dei panevin e dal vin brulè la quale arrivando a cavallo di una scopa guidata da una simpatica vecchietta chiamata Befana in genere dona curiosità e gioia ai più piccoli ma allo stesso tempo dispensa pure un po' di malinconia per le feste che si porta via.

Una lieve tristezza che, certo, solo il tempo e l'arrivo di un'altra importante ricorrenza potranno cancellare. Eppure i ragazzi rientrando proprio in questa occasione sul terreno di casa hanno l'opportunità di alleggerire l'animo dei propri sostenitori fin da subito. Per farlo però la squadra, come accennato in apertura, dovrà dimostrarsi capace di saper ricominciare subito a correre riprendendo il cammino sportivo lì dove l'ha interrotto. Ovvero provando a trionfare ancora.

Si tratta di un compito quest'ultimo sicuramente non impossibile ma contemporaneamente nemmeno così semplice da portare a termine visto che gli uomini di De Pieri questa volta dovranno vedersela con il Favaro. Cioè con un avversario il quale sfruttando la forza data da 26 punti finora accumulati (a loro volta frutto di 8 vittorie finora conseguite) è riuscito a emergere dal folto gruppo di formazioni che popolano l'anonima zona centrale della classifica. Un merito in tal caso ottenuto grazie alla costanza di giocatori che stanno mettendo al servizio di mister Mauro Vecchiato tutto il proprio impegno. Aggiungendo al personale desiderio di ben figurare i preziosi consigli tattici offerti dalla grande esperienza in possesso dell'ex giocatore di Treviso, Inter e Rovigo ed ex tecnico della Mestrina, del Laguna Venezia e della Robeganese, i biancoverdi infatti sono stati in grado di dar vita a un gioco molto dinamico. Veloce manovra collettiva che mette gli stessi interpreti nelle condizioni di potersi da una parte difendere adeguatamente e dall'altra dimostrarsi sufficientemente propositivi. In questo senso proprio la fase di copertura appare essere uno dei fattori principali che sta consegnando ai veneziani soddisfazioni. Un orgoglio favorito nello specifico prima di tutto dalla capacità di evitare molte reti propiziata dalla reattività di uno dei portieri più promettenti della categoria, il giovane classe '96 già in forza al Favaro nella stagione 2013-2014 ed ex Real Martellago e Portogruaro Matteo Cestaro. E in seconda battuta dalla capacità di saper nella maggior parte dei casi lasciarsi guidare sia dalla tecnica che dal carisma del centrale difensivo ex Treviso Elvis Kastrati. Fondamentali pregi i quali garantendo stabilità nelle retrovie trasmettono sicurezza ai reparti avanzati. Uno stato d'animo che permette così al resto della squadra di poter sfoderare tutto il coraggio, l'attenzione e la determinazione utili a liberare attraverso rapidi scambi l'attuale bomber del gruppo, il classe '86 ex Union Pro, Robeganese Fulgor Salzano, Spinea, Calvi Noale, Dolo e Campodarsego Federico Ballarin (arrivato a quota 5 gol). O dare modo di far esaltare nelle situazioni di palla inattiva l'abilità nel gioco aereo di un Kastrati che dimostra di avere un certo fiuto per i gol (4 reti all'attivo per lui finora). Insomma, una tripla combinazione quella composta da carattere, singolo talento e organizzazione la quale rendendo la retroguardia dei rivali la quarta migliore del torneo con i suoi 16 gol incassati e pure l'attacco il quarto migliore in virtù dei 20 centri realizzati ha dato l'opportunità ai contendenti di salire al 4° posto. Permettendo in tal modo agli stessi di tenere il passo dei nostri. Dunque questo primo incontro casalingo dell'anno, alla luce anche del probabile forte desiderio di riscattare l'ultima sconfitta patita contro il Portogruaro nutrita dai veneziani, promette di rivelarsi particolarmente impegnativo.

Tuttavia i ragazzi, come già fatto per ora nel corso del torneo, possono ancora donarci un altro sorriso. Ciò a patto però che i biancorossi si dimostrino in grado di tirar fuori dagli scarpini la giusta velocità. Rapidità di esecuzione molto importante perché potrebbe fornire al gruppo il ritmo ideale innanzitutto per respingere gli eventuali assalti sferrati o in contropiede o da fermo dagli ospiti. E in seguito ispirare il modo migliore per rispondere. Avvalendosi di una buona reattività la difesa infatti potendo contare sull'ulteriore fisicità e senso dell'anticipo già messo in bella mostra contro il Lovispresiano dal neo acquisto ex Treviso Antonio Stentardo, oltre che stoppare tempestivamente gli ostili tentativi d'offesa si troverebbe anche a poter avviare fluidi disimpegni. Scorrevoli impostazioni utili ad attivare poi un possesso agile e coinvolgente. Un giro palla che facendo leva sulla grande corsa offerta dai terzini (in particolare dall'altra new entry ex Portomansuè Marco Pederiva) darebbe modo di spingere con efficacia sulle fasce. Questo, unito a quelle immediate verticalizzazioni condotte tra le linee ammirate contro il Lovis, favorendo gli inserimenti del killer d'area Sakajeva potrebbe infine mettere in difficoltà un pacchetto arretrato che pare soffrire la maggior reattività avversaria e le incursioni condotte soprattutto sulla destra. Un altro aiuto potrebbe inoltre arrivare, come sempre, dal saper sfruttare potenziali calci d'angolo o punizioni a favore. Alternativa da non sottovalutare visto che proprio quest’opzione nel girone d'andata ha permesso di risolvere più di qualche problema. Le soluzioni strategiche quindi sembrano ancora una volta non mancare. L'importante però, al di là di tutte queste considerazioni tattiche, sarà vedere con quali condizioni fisiche e mentali i biancorossi sapranno interpretare il match. Ovvero bisogna sperare che il gruppo riesca a gestire bene le energie restituite dall'intervallo natalizio cercando prima di spingere subito forte nell'intento di sorprendere e colpire il "nemico". E poi tentando di amministrare con pazienza la circolazione della palla per far girare a vuoto i rivali, infilarsi negli spazi eventualmente concessi in contropiede e produrre così meno sforzi possibili.

Ideali propositi che promettono di trasformarsi in bella realtà solo se tuttavia i nostri sapranno mostrare di avere, nonostante le grandi abbuffate appena compiute, ancora quella fame. Quella stessa fame di successo messa in risalto per 15 turni preziosa per conservare la concentrazione e la determinazione adatte e iniziare ad allontanarsi definitivamente dall'inseguitrice Favaro ricominciando da dove si ha terminato: con una vittoria.

Luca Antonello


Fonte: OPITERGINA ALÈ