ENTRIAMO IN CAMPO: OPITERGINA-FONTANELLE

23-02-2019 20:00 -


A volte occorre avere un pizzico di sana pazzia.

Occorre cioè avere il coraggio di ignorare le difficoltà e lo scoraggiamento che, come implacabili ostili marcatori insistono nel piazzarsi davanti impedendo di conservare qualche speranza o raggiungere un determinato obiettivo.

È necessario andare avanti e continuare a credere in ciò che si fa anche quando tutto sembra ormai segnato e anche a costo di passare per degli ingenui se si vuole avere la forza di tentare quello che adesso appare impossibile da compiere.

È ciò che il nostro club è chiamato a fare ora.

Ossia non fermarsi a pensare al rammarico per dei playoff in questo momento troppo lontani e cadere nella tentazione di sbirciare quello che combina il Prodeco Montello, ma passare oltre proseguendo a giocare per evitare di perdere pure quanto di buono conquistato fino a oggi. E allo stesso tempo provare a organizzare in silenzio la proibitiva rincorsa al secondo posto iniziando con il cercare di aggiudicarsi il derby con il Fontanelle.

Rinnovato incontro di famiglia che rispetto alla precedente stagione vedrà a venire a farci visita una vicina di casa cambiata un po' nel suo aspetto ma non nelle sue abitudini tecnico-tattiche e soprattutto nel carattere. Pur non tanto quanto la nostra squadra la società governata dal Presidente Livio Cavinato ha comunque introdotto alcuni innesti ritrovandosi pure, a causa di una partenza in campionato poco confortante, a dover mettere ancora mano alla panchina. Ciò allontanando il coach scelto in estate, ex Suseganese e Uniongaia, Ernesto Soldan e accogliendo l'arrivo dall'ex Conegliano Massimo Colombo. Un nuovo allenatore il quale, sebbene costretto ad ambientarsi in fretta, ha trovato subito un punto di riferimento tattico da cui partire, il 4-3-3. Ovvero un modulo all'apparenza audace e rischioso che però, dopo aver permesso ai suoi uomini di rimanere in corsa per la salvezza, potrebbe creare problemi anche ai nostri. Questo in virtù di un certo equilibrio trovato da metà girone d'andata che, quando non riesce a portare soddisfacenti vittorie come quella casalinga contro il Favaro, a volte da ugualmente modo agli stessi di portare a casa felici pareggi. Pareggi come ad esempio quello strappato contro il Portogruaro alla 7ª giornata. E proprio sfruttando questa discreta stabilità gli ospiti possono provare a gettare le basi per rendere ai biancorossi la vita difficile. Guidati dall'esperienza e dal carisma dei loro due centrali Mattia Grava e Juri Toppan i contendenti infatti molto probabilmente si muoveranno cercando per prima cosa di mantenere le linee di difesa e centrocampo più strette possibili. Ciò al fine di proteggere una porta che finora è stata scalfita 33 volte. Inoltre facendo valere il proprio spirito combattivo e la generosa disponibilità a sacrificarsi messa più volte in mostra dai mediani Alain Brustolin e Dario Tonetto ma anche da tutti gli altri compagni, gli stessi rivali proveranno a imbrigliare la manovra del nostro gruppo. Potrebbero cioè provare a rallentarla avvalendosi di una continua interdizione e pressando con insistenza in ogni zona del campo. Si tratta di veloci rientri che, sostenuti da queste aggressive marcature, rischiano di offrire agli uomini di Colombo l'opportunità di attendere nella loro area per poi scattare in contropiede. Ripartenze in questo caso affidate al regista classe '84 Cristian Greco. Unico ma affidabile conduttore del centrocampo il quale certo, forse non potrà dare modo con i suoi lanci telecomandati di dettare la profondità e mettere la squadra nelle condizioni di sfruttare le sponde di Polo (visto che il bomber autore di 11 reti non essendo in condizioni ottimali probabilmente si accomoderà in panchina). Tuttavia lo stesso play, per mezzo di improvvise verticalizzazioni, minaccia ugualmente di liberare la letale rapidità di giovani ex Liapiave come il classe '96 Fabio Manzan e il classe '97 Ezzedine El Bakhtaoui. Oppure, attraverso inattesi cambi di gioco, donare ai compagni l'occasione di aprire la nostra retroguardia passando per le fasce. O ancora, puntando sul proprio talento, proporsi personalmente in attacco. A queste due soluzioni offensive i gialloneri potranno anche aggiungere (se gliene sarà concessa) la possibilità di sapersi rendere pericolosi anche sui calci piazzati. Un ulteriore opzione, in questo caso donata sia dall'abilità nel calciare delle "maledette" alla Pirlo in possesso dello stesso Greco e sia dalla capacità di saper approfittare del gioco aereo dei colleghi. Alternativa la quale potrebbe anch'essa tornare comoda a un attacco che, come denunciano gli appena 18 gol fatti, fa una certa fatica a pungere.

Ecco perché quindi, se vorranno sperare di riuscire a superare l'ex vice capolista della scorsa stagione e "vendicare" l'ultima sconfitta in casa con il Conegliano i ragazzi avranno bisogno di giocare senza ragionare troppo. Ovvero i "leoni" dovranno sapersi affidare al loro istinto facendo girare si la palla ma molto velocemente per poter riuscire a effettuare quelle combinazioni di prima utili a rendere vano il grande controllo degli avversari. Reattività necessaria, oltre che per rendere imprevedibile l'azione della squadra, anche a favorire quei recuperi prodotti con instancabile impegno dal trio Delpapa, Martini e Montagner richiesti per ritrovare il supporto di Benetton. Un aiuto fondamentale poiché, grazie alla notevole visione di gioco del nostro interprete i biancorossi potranno individuare con maggior sicurezza le vie per arrivare a Onnivello. E, in questo modo approfittare delle accelerazioni di un Grotto motivato a fare bella figura davanti ai suoi ex compagni. Tutto ciò a patto che i nostri dimostrino sufficiente attenzione. Attenzione nell'effettuare passaggi semplici e precisi al fine di risultare adeguatamente concreti sotto porta. La stessa concentrazione però avrà bisogno di essere messa in mostra anche e soprattutto dietro così da evitare di commettere brutte disattenzioni che potrebbero rivelarsi decisive. Un problema, quello delle distrazioni, a cui il gruppo dovrà cercare di prestare attenzione principalmente in occasione della battuta di eventuali calci piazzati. Questa volta in particolare dei tiri dalle bandierine, situazioni che i nostri hanno evidenziato di soffrire abbastanza.

Giusta spensieratezza, determinazione nel voler continuare a credere nelle proprie giocate, occhi aperti nei momenti in cui ci sarà da tenerli aperti e rapidità di esecuzione: sono queste le qualità che la squadra sarà chiamata a sfoderare per tentare di mantenere la continuità ritrovata domenica scorsa e, con un pizzico di sana pazzia, provare non solo a battere il Fontanelle ma osare anche un incredibile rincorsa ai playoff.

Luca Antonello


Fonte: OPITERGINA ALÈ