ENTRIAMO IN CAMPO: OPITERGINA-PRODECO CALCIO MONTELLO

13-04-2019 20:00 -


È ora di lasciare un segno.

Può essere l'occasione data da un amico che si appresta a compiere un viaggio, un collega di lavoro con cui si è diventati amici che sta per trasferirsi, un addio al nubilato oppure ancora una Partenza Scout che ufficializza l'uscita dall'associazione di un suo membro.

Qualunque sia la circostanza in questi casi c'è comunque sempre l'abitudine di donare qualcosa.

Un piccolo oggetto o un pensierino più o meno semplice e originale utile prima di tutto a rendere meno duro il distacco e poi a far sentire alle persone che si allontanano la propria vicinanza aiutandole a ricordare i momenti più belli vissuti insieme.

Questo come detto avviene solo nella vita quotidiana eppure tale usanza dovrà, in un certo senso, essere proposta anche sul nostro ambito sportivo.

Questa settimana infatti i ragazzi, in attesa di scoprire quale destino riserverà loro il mercato, si ritroveranno a percorrere forse per l'ultima volta il prato di casa.

Tuttavia prima di salutare i fedeli sostenitori i nostri saranno chiamati a offrire allo stesso pubblico un "regalo" che possa onorare al meglio il tempo di questo campionato trascorso insieme.

Regalo, tanto per rimanere in tema prepasquale, come ad esempio un altro possibile risultato positivo.

Per poter sperare di congedarsi dai propri tifosi con un sorriso il gruppo di Florean e Ferrati avrà però bisogno di stendere nientemeno che il Prodeco Montello.

Vale a dire un avversario tanto temibile per i giocatori che schiera ogni volta in campo e per i movimenti con cui sviluppa le proprie manovre offensive quanto i numeri che si porta appresso.

Pur ritrovandosi alle prime giornate a perdere qualche punto per ambientarsi nella nuova categoria la neopromossa infatti ha saputo subito seguire i consigli offerti da Marco Marchetti. Allenatore il quale avvalendosi della sua esperienza e abilità nel saper lavorare con i giovani è stato in grado di far comprendere il proprio credo tattico.

Un modello calcistico che, dopo aver permesso all'Istrana di arrivare a giocarsi nella passata stagione la promozione in Serie D ha dato modo ai montelliani di ingranare dapprima lentamente poi sempre più velocemente.

Ciò prima di tutto grazie a una grande organizzazione messa in mostra un po' in tutti i reparti, specialmente in difesa. Aiutati da una buona disciplina ed un'importante struttura fisica i biancocelesti infatti riescono a rendere estremamente compatta la propria retroguardia arrivando a effettuare una buona copertura che permette loro nella maggior parte dei casi di anticipare i rivali. Efficacia testimoniata dalle appena 23 reti subite, in tal caso propiziata pure dall'esperienza e reattività del portiere classe '89 ex Istrana, QDP e Feltreseprealpi Matteo Cavarzan, la quale porta i suoi benefici non solo dietro ma anche davanti.

Gli ospiti contando sul coraggio e l'intraprendenza dei propri compagni in tal senso sono anche abili nell'avviare la loro avanzata affidandosi a un'impostazione arretrata. Prima uscita che poi permette di dare vita a un successivo palleggio. Palleggio paziente e all'apparenza innocuo ma che in realtà sa fornire occasioni. Seguendo i giusti tempi di gioco i contendenti infatti trovano spesso in modo di regolare la velocità delle loro azioni alternando una ragionata circolazione di palla a improvvise accelerazioni. Si tratta di un ritmo sornione che però consegna un duplice vantaggio: da una parte l'opportunità di intercettare i passaggi. Questo grazie alla capacità di saper rientrare detenuta soprattutto dall'interno di centrocampo Jacopo Bettiol, uno che conosce bene il nostro ambiente essendo stato in forza all'Opitergina per 6 stagioni e dall'ex centrocampista classe '87 ex Godigese, Cornuda Crocetta, Liapiave e Ponzano Paolo Gagno. Mentre dall'altra tale andatura offre anche le chance per coinvolgere Giovanni Furlanetto. Un centrocampista classe '80 salito alla ribalta del calcio dilettantistico indossando l'altra "camisa" biancoceleste (quella del Treviso) che, dati alla mano, pare stia vivendo un momento di autentica consacrazione come indicano sia le 7 reti finora siglate che le 24 realizzate in totale in questi due anni di servizio al Prodeco. Cliente il quale dovrà essere tenuto sotto stretta sorveglianza non solo per la pericolosità sotto porta appena accennata ma soprattutto per la sua bravura nel muoversi tra le linee. Talento favorito dalla tecnica sopraffina che dà modo al giocatore di rivestire tranquillamente i panni del regista avanzato permettendo di smistare i servizi e aprire il gioco sulle fasce. Specialmente su quella destra dove in genere staziona Michele Vettoretto. Un nome che dalle nostre parti non evoca ricordi particolarmente piacevoli. Ciò poiché l'ultima volta che l'attaccante esterno classe '88 si è imbattuto nella nostra società quando indossava la maglia del Liapiave nella stagione 2014/2015 ha avuto il merito di siglare alla 30ª giornata il gol del momentaneo vantaggio. Gol che poi condannò i biancorossi ai playout. Dunque un altro avversario il quale come ricordano pure gli 11 centri realizzati all'Istrana sa bene come vedere la porta e, ancor di più, come chiamare in causa i compagni. Sfruttando la sua notevole velocità Vettoretto infatti è in grado di fornire alla propria squadra la rapidità di esecuzione giusta per sfondare ai lati e allargare le difese favorendo gli inserimenti.

Tutte queste risorse a disposizione dei contendenti dovrebbero bastare a imporre di tenere gli occhi aperti.

Tuttavia a queste minacce bisogna aggiungere anche il pericolo prodotto da "spauracchi" ancora più paurosi e letali.

Gente come il centravanti classe '82 Paolo Zanardo capace quest'anno di mietere 18 reti che vanno ad aggiungersi ai ben 57 "autografi" siglati nel tabellino in carriera con l'Eclisse Careni Pievigina, il Treviso e il Pordenone. Oppure la punta classe '93 Carlo Zorzetto, prodotto del nostro vivaio in grado finora non solo di colpire 12 volte e trafiggere pure una vittima illustre come il Portogruaro, ma abile a timbrare nelle stagioni passate in compagnia di Sandonà, Portomansué, Gorghense e Silea addirittura 98 marcature.

Una coppia, quella del veterano e del giovane la quale, realizzando 30 reti in due ha sospinto il resto del gruppo a raccogliere 21 successi e 3 pareggi, una cavalcata favorita in particolare da 12 vittorie consecutive conseguite. Filotto che in definitiva ha permesso ai montelliani di raggiungere la vertiginosa quota di 66 punti e quindi di rimanere fino alla fine alle calcagna del Portogruaro assicurandosi il secondo posto in classifica.

Dunque, al fine di poter sperare di riuscire a mandare fuori uso una simile macchina da punti, che tra l'altro sembra paradossalmente rendere appena meglio fuori del proprio territorio (sono 34 i punti ottenuti in trasferta a dispetto dei 32 guadagnati a Volpago), e le sue tremende bocche da fuoco, servirà massima concentrazione e spirito di iniziativa. Intraprendenza che dovrà tradursi in coraggio nel cercare di aggiudicarsi e imporre fin dal fischio iniziale il comando delle operazioni.

Per imporre subito questo dominio territoriale però i ragazzi avranno bisogno di sprigionare tutta quella velocità necessaria a stringere costantemente le marcature sui portatori di palla avversari. In tal senso un fondamentale aiuto potrebbe arrivare come sempre da Martini, Busato e Delpapa o eventualmente anche da Gjini e Haxhiraj. Un trio di mediani, il primo, che potrebbe rivelarsi decisamente prezioso. Poiché approfittando della loro spiccata abilità nel rientrare e contrastare i tentativi di sortita "nemica" data dalla loro grande corsa i biancorossi potrebbero creare i presupposti per mantenere o impossessarsi di nuovo in fretta della palla. E lasciandosi condurre dalle indicazioni impartite in cabina di regia dal "solito" Benetton tracciare in verticale scambi di prima utili sia a favorire le incursioni di un Delpapa apparso in forma smagliante dopo il gol realizzato nell'ultima giornata al Villorba che a smarcare la punta di riferimento di turno Rocco o Grotto.

Al netto di quanto appena detto tale propositivo atteggiamento promette di risultare particolarmente importante per riuscire a sorprendere il Prodeco così da trovare poi in modo di gestire al meglio la sfida conducendola sui binari desiderati.

Sì perché, incoraggiati dalla sicurezza trasmessa da un saldo controllo e magari pure da un vantaggio, ai nostri potrebbe essere concessa l'opportunità di aspettare e dopo balzare in contropiede. L'importante tuttavia è che anche in questa fase di non possesso la squadra sappia farsi trovare pronta. I "leoni" infatti dovranno sforzarsi di prestare assoluta attenzione nel mantenere la linea difensiva ben schierata e compatta rimanendo il più possibile corti se vorranno avere qualche possibilità di reggere l'urto del fronte offensivo rivale. Un attacco ospite che desta una certa preoccupazione non solo per la sua capacità di essere stato in grado fin qui, grazie una media di 2 gol a partita, di mettere insieme la bellezza di 58 reti ma anche perché sembra trovarsi maggiormente a suo agio quando deve esprimersi in terra "straniera" come indicano i 32 centri effettuati fuori a fronte dei "soli" 26 in casa.

Ora più che mai quindi appare vitale mostrare una grande solidità difensiva oltre che per proteggere adeguatamente l'area anche per provare in seguito a rilanciare eventuali controffensive.

Qui in particolare il gruppo dovrà essere bravo a sfruttare ogni errore così da "stiracchiarsi" ripartendo sugli esterni puntando sulla tecnica di Dema.

I centrali difensivi montelliani infatti sono sì fisici e dotati di un buon senso della posizione, ma paiono non essere molto abili in progressione e se presi in velocità sulle corsie laterali potrebbero andare in sofferenza.

Infine, per riuscire ad aumentare le probabilità di scardinare una retroguardia che dimostra di essere leggermente più accessibile nei campi altrui (13 i gol concessi fuori casa rispetto ai 10 incassati tra le mura domestiche) sarà importante tentare di gestire bene le opportunità offerte da possibili calci piazzati e provare pure le conclusioni dal limite.

Dunque il momento dell'ultima uscita a Oderzo sta per arrivare.

E allora non rimane che scendere in campo tirando fuori tutta la buona volontà, la grinta e la sana cattiveria necessarie a tener testa alla vice capolista Prodeco Montello e riuscire a congedarsi felicemente con il nostro stadio conquistando quell'ultima grande soddisfazione utile a rendere un po' più piacevole la stagione.

Perché è ora di lasciare un segno non solo nelle cronache del lunedì ma anche nel cuore dei tifosi.

Opitergina... Alè!

Luca Antonello


Fonte: OPITERGINA ALÈ