L'INTERVISTA / "OPITERGINA? IL SEGRETO È LA CULTURA DEL LAVORO"
Il centrocampista Federico De Pin commenta il momento dei biancorossi a un turno dal termine del girone d'andata

18-12-2019 20:00 -


ODERZO - È arrivato quest'estate alla corte di mister Mauro Conte che lo aveva allenato già in precedenza.

Federico De Pin, classe 1991, è un centrocampista di costruzione: geometria e ordine sono le sue caratteristiche nella zona nevralgica del campo.

È reduce da due stagioni nell'eccellenza friulana con la maglia del Fontanafredda. In precedenza, due anni alla Liventina proprio con mister Conte: nella prima centrò una storica promozione in Serie D.

Aveva già assaggiato la Serie D nel 2016/17 con la maglia del Cordenons, società per la quale aveva anche disputato le due stagioni precedenti, sempre in Eccellenza.

Grande personalità dentro e fuori dal campo, Federico analizza il momento della sua squadra.

Domenica scorsa vittoria per 3-0 sul Godega. Che partita è stata?

"Da parte nostra di certo una buona prestazione perché oltre che concreti, abbiamo giocato secondo me anche bene. Li abbiamo aggrediti alti, abbiamo tenuto il pallone e abbiamo sfruttato le fasce. Secondo me loro sono un buon gruppo, c'è chi ha parlato di un risultato scontato. Mica vero, in campo bisogna andarci e giocarsela con chiunque. E con tutti ci mettiamo la stessa umiltà, senza guardare chi abbiamo davanti".

Domenica ospitate il Marcon. Come inquadri il match?

"Sarà un'altra gara molto difficile. Non lo dico per dire: chi arriva all'Opitergium ci vuole fare lo sgambetto visto la nostra posizione di classifica. Al di là dell'aspetto mentale, il Marcon si è rinforzato molto in questo mercato invernale. Perciò sarà un avversario molto delicato e difficile. Però noi vogliamo chiudere bene il girone d'andata, questo è pacifico".

Come ti aspetti la seconda parte di stagione?

"Il girone di ritorno da sempre è più complicato, i punti spesso pesano di più. Le squadre che lottano per stare davanti saranno ancora più agguerrite. Per non parlare di quelle che puntano alla salvezza. Da parte nostra, non guardiamo agli altri ma solo a noi stessi. E dobbiamo continuare con questa mentalità. Testa bassa e lavorare con umiltà, senza pensare per singoli, senza pensare se qualcuno ha giocato di più o di meno. Primo viene la squadra. Il resto a seguire".

Già perché questo è un gruppo caratterizzato da una mentalità forte.

"Abbiamo degli esempi straordinari in gruppo. Penso a Ciccio (Campaner, nda) oppure a Lauro (Florean), ma non solo a loro. Abbiamo dei ragazzi che fanno della cultura del lavoro il loro segreto. Seri e professionali, per noi sono dei punti di riferimento. Inoltre abbiamo la fortuna di avere tanti giocatori e tutti di qualità. Come stiamo dimostrando, se manca uno, subito un compagno ne prende il posto e mantiene alta l'asticella del gioco. Magari sarebbe bello giocare palla a terra tutte le partite e vincere facile ogni domenica. Ma questo è un campionato duro, livellato. E le nostre caratteristiche sono quelle di una squadra fisica, con gente di gamba, che pressa alto. E soprattutto abbiamo la mentalità di gruppo coordinata dal nostro allenatore. Voglio dire che abbiamo tutto per far bene anche nella seconda parte di stagione. Sta a noi mantenere alto il ritmo, al di là dell'avversario di turno".

Primo anno a Oderzo e subito protagonista...

"Sì, qui c'è tutto per poter rendere al massimo. Ci sono strutture importanti, ma anche una società solida che non ci fa mancare nulla. Oltre all'ambiente, posso dire di sentirmi a casa perché ci sono tanti giocatori con cui ho giocato anni insieme. Oltre all'allenatore che conosco molto bene. Per me il posto ideale".


Fonte: UFFICIO STAMPA USD OPITERGINA