ENTRIAMO IN CAMPO: OPITERGINA-CALCIO MARCON

21-12-2019 20:00 -


La vittoria è una bella e strana dipendenza: quando l'hai riscoperta non puoi più farne a meno, ma non ci si abitua mai.

Sembra una delle solite frasi fatte eppure pare adattarsi proprio bene a questi ragazzi.

Un gruppo che, dopo essere stato frenato nel confronto esterno con il Treviso Academy, non ci ha pensato due volte a rimettersi subito in moto e a "fatturare" altri punti questa volta senza lasciarsi impietosire da un avversario, il Calcio Godega, caduto in pericoloso stato di crisi.

Si tratta di una reazione la quale, per la prontezza e la decisione con cui è arrivata, ha confermato la ferocia di una squadra ormai soggiogata dalla morbosa ossessione di non voler smettere di trionfare.

Sana malattia che dando la forza di rispedire indietro il Treviso Academy e il Noventa può ora offrire ai nostri la possibilità di seminare ancora le inseguitrici in classifica. E, conquistando con maggior serenità e sicurezza il beneaugurante titolo di Campioni d'Inverno, provare a chiudere davvero il campionato.

A patto che...

A patto che i biancorossi dimostrino di saper essere maturi e spietati anche con il Calcio Marcon.

Si tratta di un ospite da non prendere assolutamente sotto gamba.

D'accordo la new entry possedendo insieme al Città di Caorle La Salute il peggior attacco con solo 13 reti realizzate mostra di fare fatica a lasciare il segno. Però il club blaugrana, seppur privo di esperienza della categoria essendo approdato per la prima volta nella sua storia in Promozione e, proprio come il nostro collettivo quasi totalmente rivoluzionato nell'organico, è appena reduce da un netto successo con il Ponzano che gli ha donato una bella dose di autostima. E proprio accompagnata dal sostegno dato da questa nuova sicurezza ed entusiasmo trovati la neopromossa, per tentare l'impresa di espugnare il nostro fortino finora mai violato da piedi ostili e tirarsi almeno momentaneamente fuori dalla lotta salvezza, come prima risorsa potrà contare sul proprio tecnico Stefano Berto. Un coach che conosce bene la formazione avendo già guidato il Marcon dal 2007 al 2011 in Prima Categoria. Inoltre gli stessi avversari, pur avendo un'età media molto giovane (23 anni), hanno la possibilità di affidarsi all'esperienza del blocco dei "senatori" sopravvissuti alla grande epurazione Andrea Busatto, Filippo Gianni, Jacopo Pavan e Sebastiano Visentin.

Così, forti di queste consapevolezze, i rivali potranno trovare il coraggio per rispettare le usanze proposte da quasi tutte le squadre che finora sono venute a farci visita. Cioè potranno trovare la motivazione necessaria per dispiegare un robusto cordone difensivo.

E già qui potrebbero sorgere i primi problemi.

Questo nutrito schieramento infatti, con le pronte chiusure effettuate sfruttando il ripiegamento di tutti gli atleti (in particolare la fisicità del difensore classe '99 ex Treviso Mattia Guida, può permettere al contendente di intercettare le imbucate dei nostri. Dei recuperi i quali, se eseguiti con successo, minacciano di esaltare la bravura dei veneziani nel saper poi scappar via in fretta approfittando dei conseguenti rapidi disimpegni. Serpentini scatti in avanti potenzialmente molto pericolosi perché possono mettere il Marcon nelle condizioni di giocare in ampiezza producendo con i terzini quella spinta utile a favorire lo sganciamento degli attaccanti. Punte come il classe 2001 Alessandro Delaini o il classe 2000 ex Union Pro Lorenzo Chinellato o ancora il classe '86 Federico Ballarin prelevato dallo Jesolo che, aprendosi e convergendo di scatto imitando il movimento di una forbice, grazie alla loro velocità rischiano di tagliar fuori la nostra difesa e colpire.

Dunque per evitare il pericolo di farsi sorprendere in campo aperto i ragazzi avranno bisogno di fare molta attenzione a non commettere errori banali e perdere facilmente la palla.

Un compito particolarmente delicato che la squadra potrà portare a termine se saprà rimanere fedele alle sue abitudini. Ossia se il gruppo saprà far vedere come domenica scorsa l'aggressività richiesta per scrollare la difesa rivale e cercare di mettere subito in apprensione gli ospiti. O se i nostri dimostreranno all'occorrenza di possedere la serenità e la pazienza giuste per, viceversa, aspettare il nemico e invitarlo a fare lui la prima mossa.

Questo potrebbe permettere ai biancorossi prima di avere il tempo di coprire bene tutte le zone del campo e poi prendere di spalle i rivali.

Tuttavia per favorire in un senso o nell'altro il buon approccio in campo l'importante sarà che o Uliari o il riconfermato Moretto oltre che tenere alta la difesa per mandare in fuorigioco i biancorossoblu ed effettuare pronte chiusure, pur dovendo fare a meno dell'assistenza di "Ciccio" Campaner, riescano ad avviare con precisione la costruzione da dietro. E che la mediana, attraverso i ringhiosi contrasti e rientri effettuati soprattutto da Martini e De Pin, sia in grado di effettuare un'interdizione buona a favorire lo sviluppo della manovra. Manovra la quale, avvalendosi anche del continuo pressing prodotto nello scorso turno di campionato, dovrà cercare di permettere ai terzini di rimanere un po' alti. Ciò per bloccare la spinta sulle fasce eventualmente tentata dagli ospiti. Questo così da impedire ai centrocampisti di Berto, rappresentati dal classe '99 Jacopo Pavan e dall'esperto centrocampista acquistato dallo Jesolo Filippo Casagrande di sfoggiare la loro bravura nel sapersi distendere anche con il gioco di sponda. E infine coinvolgere con veloci aperture laterali il reparto offensivo.

Un fronte, quello degli attaccanti, che dopo essere stato falcidiato da tante assenze si sta lentamente riprendendo. Tuttavia in attesa di poter festeggiare il rientro di Zorzetto previsto molto probabilmente tra un mese e quello di Alcantara fermato da un inatteso guaio muscolare, a cercare di fare la differenza potrebbe essere ancora una volta la coppia De Freitas-Carniello. Il talento carioca infatti può rivelarsi di nuovo molto importante. Importante non solo perché in grado di dare una mano ai compagni in fase di ripiegamento. Ma anche perché se sarà di nuovo supportato sulla sinistra dalla rapidità e fisicità di un Pavan al momento incontenibile il brasiliano, grazie alla sua tecnica e alla capacità di saltare l'uomo del collega Carniello, potrà portar via quanti più avversari possibili. E permettere al "cecchino" Cattelan o di puntare ancora la porta. O con le sponde offerte dallo stesso figliol prodigo aprire gli spazi per esaltare gli inserimenti dei compagni, soprattutto le estasianti cavalcate di un Martini riscopertosi attaccante di razza.

Al netto di quanto detto i presupposti per scavalcare pure il Calcio Marcon, staccare l'11ª vittoria e diventare per le inseguitrici quasi definitivamente irreperibili dunque ci sono tutti.

Per fare ciò e diventare Campioni d'Inverno ora basterà che la squadra, alla tattica e alla tecnica, riesca ad aggiungere però anche la personalità nel dettare il gioco. L'umiltà di saper soffrire se e quando ce ne sarà bisogno e che sappia mantenere quell'insaziabile fame di trionfi che finora l'ha sempre differenziata dalle altre concorrenti.

Perché d'altronde si sa, la vittoria è una bella e strana dipendenza: quando l'hai scoperta non puoi più farne a meno, ma non ci si abitua mai.

Luca Antonello


Fonte: OPITERGINA ALÈ