OPITERGINA ALÈ INTERVISTA L'ATTACCANTE ALEXANDER ALCANTARA LEYBA

22-12-2019 08:00 -


Tra i giocatori che si avventurano nelle ben sorvegliate aree avversarie è uno di quelli che finora ha segnato di meno in assoluto eppure nell'economia del gioco dettato da mister Conte ha un inestimabile valore tanto da essere considerato un intoccabile. Una considerazione che Alexander Alcantara Leyba ha saputo guadagnarsi meritatamente mettendo subito in evidenza i suoi talenti. Qualità come ad esempio un non comune coraggio e professionalità nel voler, dopo 7 stagioni giocate in Eccellenza e in Serie D con il Fontanafredda e il Tamai, accettare la chiamata del club del "leone biancorosso" e rimettersi in gioco in Promozione. Oppure stupefacente velocità, agilità e abilità nel saltare l'uomo. Tutte doti che finora hanno dato modo alla squadra di cavalcare sulle fasce permettendo ai compagni di dominare questo girone d'andata e allo stesso classe '96 di far scoprire anche a Oderzo le proprie virtù e impressioni.

DOMANDA: Alcantara, a parte le due parentesi che hanno riassunto il breve periodo in cui si è ritrovata a gironzolare in Eccellenza lei, nelle altre 5 stagioni trascorse correndo per il Fontanafredda e il Tamai ha sempre frequentato la serie D. Cioè un circolo composto da giocatori provvisti di nobili piedini e club blasonati. Cosa l'ha spinta dunque a scendere in Promozione? L'intenzione di voler continuare a prestare servizio in una società altrettanto rinomata come l'Opitergina o la sfida di mettersi alla prova in un altro campionato?

RISPOSTA: È vero ho avuto la fortuna di poter disputare diversi campionati di Serie D e ho potuto misurarmi con giocatori di un certo livello. Poi, prima di tutto, ho dovuto fare una scelta di vita poiché ho iniziato a lavorare. Ho scelto una società rinomata come l'Opitergina per le ambizioni che ha la società e la volontà di portare avanti un progetto importante.

DOMANDA: Prima di sposare la causa biancorossa si è accasata al Fontanafredda e al Tamai, due club molto importanti con i quali ha lottato per cercare di aiutarli a mantenere la massima categoria dilettantistica. Considerando quello che ha visto negli altri due team, adesso che ha avuto modo di ambientarsi, qual è l'aspetto che finora le ha lasciato una maggior impressione positiva del nostro club?

RISPOSTA: La voglia di fare bene e di raggiungere l'obiettivo, ma soprattutto l'organizzazione! L'aspetto che mi ha colpito di più è l'organizzazione. Dal tenere il campo in ottime condizioni al reparto medico. Abbiamo a disposizione uno staff e persone che sono sempre al campo che non ci fanno mancare niente.

DOMANDA: Da quando si è collocata sui binari laterali lei, proprio come una locomotiva, non ha mai smesso di correre e trainare sempre in avanti la squadra confermando di saper fare la differenza saltando e seminando i propri marcatori. Secondo lei quale elemento l'ha messa nelle condizioni di favorire di più il suo gioco? Il sistema tattico proposto da Conte o il modo di muoversi in campo dei compagni?

RISPOSTA: Il sistema di gioco di mister Conte mi ha messo nelle condizioni di sfruttare al meglio le mie caratteristiche e di sfruttare le mie doti, poi quando giochi con giocatori come Campaner, De Pin, De Freitas, Carniello, Florean... È tutto più facile.

DOMANDA: Com'è noto il suo habitat naturale sono le fasce, la posizione dove riesce a esprimere meglio il potenziale, ma quando Zorzetto si è ritrovato ad abdicare lasciando l'area a causa di un infortunio alla caviglia lei è stata subito proiettata sul fronte offensivo, in prima linea per prendere momentaneamente il suo posto. Ora che ha finito di ricoprire il ruolo di prima punta sente la mancanza di quel compito particolare o si sente più a suo agio nella solita postazione?

RISPOSTA: Avendo sempre giocato sulla fascia preferisco giocare esterno poiché riesco a sfruttare al massimo la mia velocità e le mie doti. Però se la squadra ha bisogno ed il mister mi schiera davanti io mi metto a disposizione della squadra e del mister cercando di dare sempre il massimo in qualsiasi posizione del campo in cui io giochi.

DOMANDA: Ormai l'intervallo natalizio è dietro l'angolo, ma prima di potervi riposare e gustare meritatamente il panettone questa settimana dovrete vedervela con il Calcio Marcon. Una sorta di ritorno al passato che sta per portarvi ad affrontare una squadra all'apparenza modesta, ma che proprio domenica scorsa sembra aver dato inquietanti segni di ripresa. C'è qualche aspetto di questa sfida che la preoccupa particolarmente o, tenendo conto dell'ottima reazione mostrata dai compagni nell'ultimo duello, crede che non avrete troppi problemi a portare a casa anche questo recupero?

RISPOSTA: Partite scontate in questo girone non ce ne sono! Sono tutte squadre attrezzate e ci sono partite che nascondono molte insidie, ma se entriamo in campo con l'atteggiamento giusto e con l'attenzione necessaria sono certo che faremo un'ottima prestazione.

DOMANDA: Ormai la nuova sfida e il girone di ritorno sono alle porte, ma prima di lasciar ancora parlare il campo, al netto di queste cifre provi a esprimere un desiderio. Nelle ultime 7 stagioni ha realizzato 33 gol raggiungendo nel 2016/2017 il picco di 10 reti con il Fontanafredda. Finora invece, con la nostra squadra, in 12 presenze ha prodotto un gol però decisivo contro il Fossalta Piave. Come dono sotto l'albero di Natale, per il prossimo anno spera di ricevere la possibilità di regalare più gol o più assist?

RISPOSTA: Che sia con i gol o con gli assist l'importante è aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi prefissati. Sarebbe bello fare qualche gol in più sicuramente, però riuscire a far segnare i miei compagni mi darebbe la stessa soddisfazione. L'importante è continuare il cammino intrapreso e mettere in campo il massimo impegno per raggiungere i nostri obiettivi.

Luca Antonello


Fonte: OPITERGINA ALÈ