ENTRIAMO IN CAMPO: OPITERGINA-CITTÀ DI CAORLE LA SALUTE

22-02-2020 20:00 -


Opitergina, all'arrembaggio contro la maledizione della promozione.

Finalmente ci siamo: dopo 3 stagioni in cui si è ritrovato al largo del primo podio costretto a battagliare contro avversari rivelatisi alla fine più attrezzati cercando di fare di tutto per raggiungere la vetta senza purtroppo mai riuscirci, ora il nostro club ha la possibilità di salire di categoria.

Tuttavia per riuscire a riemergere dagli abissi di un limbo chiamato Promozione e approdare finalmente alla terra promessa dell'Eccellenza i ragazzi adesso dovranno cercare di superare la resistenza del Città di Caorle La Salute.

Un duello, quello contro i veneziani, che a prima vista non si presenta molto semplice da sostenere.

I nostri prossimi avversari infatti sono reduci da due tanto inaspettate quanto pesanti rese sancite contro il Villorba e il Ponzano. Due battute d'arresto che, anziché demoralizzare, rischiano di aver trasmesso ai litoranei grande carica. Forte determinazione la quale potrebbe donare loro il coraggio e la grinta necessaria per rimanere rintanati all'interno della propria metà campo. Ciò in attesa del momento giusto per far sentire tutto il loro notevole peso offensivo guizzando in contropiede.

Gli ospiti infatti potendo contare sulla sicurezza donata tra i pali da uno dei portieri più esperti e talentuosi della categoria, il classe '90 Andrea Bavena, promettono di innalzare un robusto bastione difensivo. Cioè una retroguardia resa compatta dalle ravvicinate distanze tenute da tutti i giocatori e sorretta dalla fisicità garantita dal classe '96 Mihai Alex Manolache Biasi e dal suo collega di reparto (il classe '90 Stefano Guglielmini) che minaccia di mettere i rivali nelle condizioni di recuperare con più frequenza palla.

Proprio questi scattanti rientri favoriti dalla generosità e reattività di mediani come il centrocampista classe '89 Fabio Bravo eseguiti in fase di interdizione rischiano poi di dare al CLS l'opportunità di innescare fulminee ripartenze. E armare così la punta esterna classe '92 Michele Cima o il centravanti classe 2000 ex Treviso Marco Corò.

Considerando che la squadra si sta ritrovando a dover fronteggiare un'altra spiacevole carenza di uomini, se la nostra ciurma capitanata da Conte vorrà guadagnarsi qualche possibilità in più di riuscire ad affondare anche i veneziani, avrà di nuovo bisogno di sfoderare tutto il suo miglior repertorio caratteriale, tattico e tecnico.

In particolare i "leoni biancorossi" dovranno cercare di tenere al massimo alta la guardia.

I biancoblu infatti in avanti possiedono una qualità superiore alla media delle altre contendenti. Perciò la squadra, per riuscire a sopperire all'assenza di un Uliari stoppato dalla febbre, dovrà sforzarsi se possibile di mettere in mostra ancora più attenzione.

Come?

Affidandosi al consueto affiatamento e impeccabile senso dell'anticipo.

In questo caso sarà molto importante che il centrocampo, guidato dai suoi insostituibili "maestri" Martini, Franzin e De Pin riesca come sempre a effettuare in fase di interdizione pronti recuperi. Ossia interventi necessari prima di tutto a impedire che gli uomini di Carraro riescano, con immediate verticalizzazioni, a tagliare la difesa e a liberare la grande velocità e qualità di Cima oppure del giovane attaccante appena acquistato classe 2001 Alessio Brichese. O ad approfittare dell'implacabile opportunismo dell'attaccante classe '91 Guido Segatto.

Inoltre questa stessa attenzione sarà richiesta anche per riuscire a sventare i pericoli che potrebbero essere sferrati dai contendenti sulle situazioni di palla inattiva sfruttando l'abilità di Cima nel saper battere i calci piazzati. Gli interventi accennati poco prima dovranno poi rivelarsi utili per permettere ai ragazzi di imbastire anche un'efficace azione offensiva corale.

Nello specifico il gruppo sarà chiamato a provare a ricercare con frequenza (se dovesse partire titolare) Carniello.

Si tratta di un rientro che appare fondamentale. Sì perché il "capitano" della trequarti, grazie alla sua esperta visione di gioco e alla destrezza dei suoi pregiati piedi, avrà la responsabilità di far girare il più velocemente possibile la palla e guidare con precisi passaggi i compagni. Ciò al fine di riuscire a dare loro la possibilità di abbordare lateralmente la difesa ospite. E aprire quei varchi utili per far introdurre in area non solo attaccanti di professione, ma anche insospettabili goleador come ad esempio Martini. Oppure, attraverso immediate verticalizzazioni, permettere a Cattelan di tornare a lasciare ancora il segno nella porta avversaria.

Infine, altrettanto importante sarà cercare di non trascurare le alternative offerte dai tiri dal limite (in genere poco ricercati dai nostri) e neppure le possibilità donate dai calci piazzati che potrebbero aiutare a forzare l'eventuale bunker ospite.

Insomma, ancora una volta i ragazzi saranno chiamati a tirar fuori, con la forza della grinta, della qualità e la reattività dell'opportunismo tutto il loro cuore. Ciò per permettere alla fine all'Opitergina di continuare a volare, puntare la "bussola" verso la terra promessa dell'Eccellenza e liberarsi così una volta per tutte della maledizione della promozione.

Luca Antonello


Fonte: OPITERGINA ALÈ