OPITERGINA ALÈ INTERVISTA IL CENTROCAMPISTA LUCA MARTINI

23-02-2020 08:00 -


Martini 2.0, l'evoluzione della specie.
Chi credeva che la teoria dello sviluppo nel corso del tempo fosse una materia che riguardasse solo l'aspetto naturale dovrà ricredersi.
I nostri ragazzi infatti, con instancabile impegno, stanno dimostrando come ci sia sempre la possibilità di migliorarsi non solo nella vita quotidiana, ma anche nello sport, in questo caso nel calcio.
In particolare lo sta dimostrando Luca Martini.
Centrocampista classe '90 che, pur essendosi già distinto nella passata stagione come uno dei migliori giocatori presenti in squadra, ora, anticipando quasi sempre puntualmente ogni portatore di palla rivale, intercettando la maggior parte dei passaggi avversari e prendendosi talvolta non solo la responsabilità di dirigere la manovra, ma anche di effettuare qualche sortita offensiva, ha saputo mostrare una versione ancora migliore di sé stesso e perfezionare le proprie prestazioni offrendo così dei veri capolavori agonistici.

DOMANDA: Martini, volendo usare una metafora artistica in questa stagione è cambiata la cornice di compagni con cui si sta ritrovando a lottare in mezzo al campo, ma non la sostanza delle sue prestazioni. Anzi, alla luce di quanto ammirato finora si può dire che il suo rendimento sul terreno di gioco sia addirittura migliorato. Nella passata stagione infatti, pur balzando agli onori della cronaca grazie a 3 gol, nella maggior parte dei casi si è accontentata di rimanere nell'ombra delle retrovie e rivestire i panni di un "Robin Hood" calcistico rubando il pallone agli avversari per donarlo ai nostri. Ora invece, oltre alla solita amministrazione, spesso riesce non solo a dirigere le operazioni mantenendo i tempi giusti, ma anche a farsi largo con la stessa continuità fin nell'area rivale e sorprendere i portieri di turno. Qual è il merito che le ha permesso di compiere questo straordinario salto di qualità?

RISPOSTA: Il merito sicuramente sta nell'allenarsi bene e con costanza anche se mentalmente non è facile restare concentrati tutte le settimane per un obiettivo. Parte del merito va anche ai miei compagni con cui mi trovo in sintonia, perché sappiamo tutti quello che vogliamo.

DOMANDA: L'anno scorso dettava i passaggi beneficiando del supporto dato dalla "scorta" formata dai colleghi di reparto Stentardo, Montagner, Gjini, Delpapa, Lucchetta e Busato. Adesso invece contribuisce a impartire la direzione dei passaggi e a guidare la palla attaccando personalmente l'area facendosi accompagnare da Franzin, Pavan e Alcantara. Considerando la qualità del gioco espresso dalle mediane, in quale dei due centrocampi si è trovata di più a suo agio?

RISPOSTA: Nulla togliendo ai colleghi dello scorso anno, nel centrocampo di quest'anno mi trovo molto meglio perché ci aiutiamo molto di più in quanto ci sono ragazzi con una mentalità diversa, che è quella che serve per raggiungere un obiettivo.

DOMANDA: Dai suoi alleati passiamo adesso a parlare degli avversari. Lei finora ha duellato contro numerosi rivali muniti di differenti virtù caratteriali e differenti caratteristiche tecniche. A tal proposito c'è un rivale che in particolare finora ha fatto più fatica a contenere?

RISPOSTA: Ci sono molti giocatori bravi, mi viene in mente Casagrande ex Caorle La Salute, lui fai fatica a contenerlo perché ha veramente buone doti e tempi di gioco di categoria superiore.

DOMANDA: Silenzioso e a passo felpato, proprio come un leone affamato, con i suoi 6 gol finora segnati è già arrivato alle spalle dell'attuale capocannoniere della squadra Zorzetto, per ora fermo a quota 7 reti. Pur tenendo conto che il nostro "matador" è stato stoppato da un brutto infortunio si tratta comunque di uno straordinario risultato considerando che lei è un centrocampista. Si aspettava un simile rendimento positivo o è rimasta stupita anche lei? In queste ultime 8 giornate di campionato punta a qualche nuovo obiettivo (magari provare a regalare degli assist) o si "accontenterebbe" di finire con questa forma strepitosa la stagione?

RISPOSTA: Sinceramente non mi aspettavo un rendimento simile ed è dovuto alla costanza negli allenamenti. Sono molto contento per questo e spero di continuare fino alla fine della stagione con questa forma e poter anche regalare degli assist ai compagni.

DOMANDA: Provi ora a rivolgere per un attimo lo sguardo al suo recente passato. Ovvero a quel Nervesa che, per salvare un Treviso in fin di vita, per iniziativa del presidente Sandri ha deciso di sacrificare la sua di vita calcistica accettando di cedere i diritti sportivi alla squadra della Marca. Parlando da giocatore che ha vissuto 4 grandi stagioni all'ombra del Montello, che cosa ne pensa di questa scelta? Quando ha sentito la notizia è rimasta entusiasta del nuovo progetto o anche lei, come la "piazza", è rimasta contrariata?

RISPOSTA: All'inizio ero sorpreso per il progetto che volevano fare, soprattutto leggendo la rosa che hanno allestito a luglio con giocatori importanti. Conoscendo l'ambiente (non direttamente) che è molto caldo, se non riesci a creare un gruppo solido che si aiuta, in queste categorie è molto difficile riuscire ad andare lontani.

DOMANDA: Sempre rimanendo in tema di grandi club, tra pochi giorni all'Opitergium approderà il Città di Caorle La Salute, una formazione come sempre partita un po' in sordina, ma che ora salendo fino al 3° posto in classifica sta dimostrando tutto il suo valore lasciato intravvedere nelle passate stagioni meritandosi il titolo di vera anti-Opitergina. Dunque vi aspetta un altro match molto impegnativo che però, in caso di risultato positivo e di eventuali buone notizie dal campo di Ponzano, potrebbe darvi la possibilità di mettere ancora di più al sicuro la promozione. Che sensazioni "respira" all'interno dello spogliatoio? Percepisce di più la tensione dettata dall'intenzione di non fermarsi proprio ora a un passo dal traguardo o la serenità di una squadra che, consapevole dei propri mezzi, sente ormai di poter arrivare tranquillamente fino in fondo?

RISPOSTA: Il Caorle La Salute è un'ottima squadra, con giocatori di valore. Domenica sarà una partita molto dura ma come ogni domenica, noi ne siamo consapevoli anche perché chiunque viene a Oderzo tira fuori sempre qualcosa in più per darci fastidio. Ci sono sensazioni positive, e l'aria che si respira è quella di una squadra consapevole dei propri mezzi e che sa di non dover mollare proprio ora che è ad un passo dal traguardo.

Luca Antonello


Fonte: OPITERGINA ALÈ