"CULLATE I VOSTRI SOGNI, MA CON UN OCCHIO ALLA VITA REALE"
Il coordinatore Domenico Favero traccia un bilancio del settore giovanile e indica i prossimi obiettivi

05-06-2020 12:00 -


ODERZO - Settore giovanile sempre in primo piano: i giovani atleti biancorossi, infatti, nonostante il lockdown, non si sono mai fermati.

Nella sesta puntata della trasmissione "About You" condotto da Luca Lazzer e andata in onda domenica scorsa si è parlato di settore giovanile.

Tra gli ospiti presenti, il coordinatore del settore giovanile Domenico Favero, deus ex machina della gioventù biancorossa: presenti anche Ivan Gregori e Giuseppe Bincoletto.

Ecco una carrellata degli interventi degli ospiti iniziando proprio da Domenico Favero.

Durante la trasmissione sono stati diversi gli spunti di riflessione nel panorama giovanile locale. Si è parlato delle varie iniziative, per poi anche ripensare a quello che può essere l'attività sportiva per un ragazzo al giorno d'oggi.

Domenico Favero, quale il punto del settore giovanile?
"Abbiamo concluso l'attività ufficiale e agonistica con le varie attività online. Venerdì e sabato scorso, ad esempio, ci sono stati dei momenti simpatici con le premiazioni delle challenge. Iniziative molto apprezzate dai nostri piccoli atleti e che dimostrano una volta ancora come l'iniziativa sia stata vissuta dai gruppi con gioia e divertimento. Questo è lo scopo principale".

Ma non finisce qui.
"Ora ci stiamo prendendo una settimana di pausa e poi sotto di nuovo con il camp estivo online che inizia l'8 giugno. Siamo una delle poche società che da subito ha lavorato via web. Si sono presi a cuore l'organizzazione gli allenatori dell'Opitergina, ma la stessa società ci ha rivolto un plauso convinto. La speranza è quella di poter svolgere le attività in campo quanto prima, qualora dovessero esserci delle condizioni di sicurezza".

Ma si potrebbe andare in campo ora?
"A partire dall'8 giugno sarebbero previste condizioni particolari. In questo momento si sta predisponendo un protocollo specifico per le scuole calcio. Ossia un vademecum dei comportamenti da tenere a livello nazionale. Nel momento in cui dovesse uscire questo protocollo, tutti noi ci sentiremmo più tranquilli. Ecco perché in questo momento partire da subito in campo sarebbe molto difficile".

Online è anche un'opportunità...
"Si perché si possono iscrivere anche bambini ad esempio di altre società, o altri che magari non hanno mai fatto calcio ma vogliono divertirsi insieme agli altri bambini. Non ci sono preclusioni".

Nei ragazzi di oggi c'è la voglia di arrivare in Serie A come i ragazzi di 30 o 40 anni fa?
"A questa domanda risponderei no da un punto di vista generale, visti i molteplici percorsi e alle possibilità che i ragazzi hanno oggi rispetto al passato. Ciò che non c'era decenni fa. Oggi tuttavia c'è il mito del giocatore di Serie A. Ma sono pochi quelli che guadagnano cifre astronomiche. E poi ci sono tanti ragazzi che si barcamenano nelle categorie inferiori, per poi magari arrivare a 26 o 27 anni a non saper che fare della propria vita".

Dunque non solo calcio.
"C'è una selezione incredibile per arrivare lassù. Lo diciamo sempre ai ragazzi: è giusto cullare il proprio sogno. Ma non bisogna mai perdere di vista la realtà, per questo lo studio è fondamentale. Devono arrivare a un certo punto della loro vita con altre opportunità e modi per realizzarsi. Lo sport è importante, ma lo studio, lo ribadisco, è fondamentale".


Fonte: UFFICIO STAMPA USD OPITERGINA