VENTIRIGHE: WE ARE THE CHAMPIONS!

30-06-2020 20:00 -


"We are the Champions"...

Era nell'aria già da un po' di tempo. Tuttavia ora la melodia che riveste di gloria i grandi atleti e che in genere li accompagna sui podi delle manifestazioni sportive più importanti, sospinta dalla globalizzazione e dalle gesta compiute in campo, è risuonata anche nella "piccola città sul fiume" improvvisa e forte come un fulmine. E, proprio con la gioiosa irruenza di un lampo, ha messo in risalto l'impresa. L'impresa firmata da un gruppo capace di raggiungere il traguardo più ambito e insperato. Ovvero la promozione in Eccellenza.

Certo, si tratta di un riconoscimento il quale sarebbe stato più bello aver potuto festeggiare in compagnia appena terminata l'ultima giornata di campionato. Nonostante ciò tale soddisfazione collettiva, pur adombrata dal drammatico stop del torneo imposto dal Coronavirus, non ha affatto perso il suo valore. Anzi, arrivando all'inizio dell'estate questo prestigioso risultato rappresenta il meritato lieto finale di quella che appare essere una vera opera.

Un'opera calcistica opitergina che, sebbene rimasta incompiuta, ha premiato con virtuosa coerenza il lavoro intrapreso proprio alla fine della scorsa estate dall'intera società.

In particolare l'impegno e la bravura mostrate dal DS Claudio Ferrati nel riuscire a far arrivare giocatori carichi di esperienza e tecnica, ma anche il coraggio di confermare alcuni giovani. Cioè ragazzi che tanto bene avevano fatto nella passata stagione. Tale successo poi va condiviso anche con il "professor" Mauro Conte. Mister il quale puntando sulla formula del 3-5-2 (adattata talvolta pure in 4-3-3 e 4-3-1-2) e trasmettendo ai suoi uomini la propria autorità, pacata fermezza e professionalità, è stato in grado di donare immediatamente l'ideale combinazione tattica e caratteriale.

I "leoni di Oderzo" infatti, favoriti dalle attente indicazioni, sono quasi sempre riusciti a muoversi con disinvoltura nella loro area. Ciò avvalendosi di difensori come Fabio "Ciccio" Campaner, Matteo Uliari e Andrea Moretto abili nello sfruttare il loro silenzioso carisma. Grinta diventata buona per esaltare la monumentale fisicità e le puntuali chiusure dettate dal grande senso dell'anticipo e mostrarsi, così, bravi nell'adattarsi in fretta al gioco richiesto da Conte. Una sicurezza e attenzione che, tuttavia, si sono potute ammirare non solo dietro, ma anche dalla "vita" in su come hanno evidenziato a turno Luca Martini e Matteo Franzin. Ossia due "buttafuori" posizionatisi all'ingresso della retroguardia, distintisi per la loro capacità di saper intercettare un elevato numero di passaggi rivali affidandosi a inesauribile generosità. E, proprio questa quantità industriale di palloni recuperati ha coinvolto Federico De Pin. Un "metronomo" rivelatosi insostituibile nel riuscire, con la sua acuta visione di gioco e precisione, a propiziare le devastanti accelerazioni del mediano Natnael Pavan, dell'esterno offensivo Alexander Leyba Alcantara e anche la spinta del terzino Marco Pederiva. O, a volte, fornire preziosi suggerimenti ad attaccanti instancabili nel danzare tra le linee e offrire il loro aiuto pure in fase di copertura come fatto da Cesar Augusto "Guto" De Freitas.

Possesso intraprendente e allo stesso tempo oculato. Inestimabile determinazione. Esemplare serietà e rigore nel rispettare i compiti assegnati. Spirito di sacrificio e invidiabile qualità. Sono queste dunque le doti che, favorendo un equilibrio perfetto, hanno permesso di forgiare una squadra d'acciaio. Ovvero un gruppo capace, grazie a tali "superpoteri", sia di valorizzare le sponde e gli scatti in profondità del bomber di razza, tornato a Oderzo, Alessandro Cattelan. Sia le energie fresche e l'entusiasmo di giovani come Riccardo Scomparin, Alessio Rocco, e Andrea Daniel resisi protagonisti di una costante crescita. Sia di far valere pure gli alternativi aiuti portati a partita in corso da Lauro Florean, Enkel Gjini, Alberto Franzin e Marco Zeqo. Una panchina rivelatasi l'"arma" segreta in più perché l'ampia disponibilità di alternative di pari valore, alla lunga, è apparsa fondamentale. Decisiva al fine di non sentire né la mancanza di un "Piatek" trevigiano Carlo Zorzetto infortunatosi proprio quando, con i suoi 7 centri, si stava confermando l'implacabile capocannoniere del gruppo. Né patire la saltuaria presenza di uno sfortunato regista offensivo, Davide Carniello, perseguitato dagli acciacchi. E neppure l'infermeria, riempitasi drammaticamente nell'ultimo tratto di campionato. Insomma, tante virtù le quali sono state capaci di donare ai biancorossi la spinta per rialzarsi dall'unica brutta caduta subita (la sconfitta di Treviso) e, dalla partita casalinga contro il Godega, la continuità per collezionare 9 risultati utili consecutivi. Punteggi positivi che hanno permesso agli opitergini di aggiudicarsi quell'ultima sfida di Conegliano risultata forse decisiva. Oltre a fornire loro, pure grazie agli interventi di uno specialista della porta chiamato Sartorello, l'occasione di concedere solo 10 gol e produrre 32 reti. Numeri eloquenti in grado di provocare un baratro di ben 16 punti buono per seminare la seconda in classifica, il Treviso Academy. Ed effettuare una sgommata che ha permesso ai giocatori di far fare alla società un definitivo salto di categoria atteso da 5 anni.

Ora, lasciate alle spalle le doverose celebrazioni dedicate alla promozione, l'Opitergina si sta già rimettendo in moto per iniziare al meglio la prossima avventura. Ciò presentandosi con nuovo entusiasmo cercando però di mantenere la stessa umiltà, concretezza e continuità, per tentare di far risuonare ancora, alla fine di ogni sfida, l'inno delle grandi occasioni: "We are the Champions"...

Grazie Eccellenti ragazzi!

Luca Antonello


Fonte: USD OPITERGINA