VENTIRIGHE: COPPA ITALIA DILETTANTI - OPITERGINA-PORTOMANSUÈ

14-09-2021 20:00 -


Rinvio a giudizio.

È questa la sentenza emessa al termine della seconda giornata dedicata alla Coppa Italia di Eccellenza dal nostro storico, rinomato e amato terreno di gioco.

Una severa sentenza in parte esagerata nella modalità e dimensione con cui è arrivata, ma che tutto sommato si è anche rivelata corretta e onesta. E dire che i ragazzi, girando velocemente la palla, facendola scorrere prevalentemente ai lati per allargare il fronte d'azione e beneficiare della spinta di Cima, Daniel e Carniello, sembravano essere partiti con il piede giusto.

Il problema è che anche gli uomini di Marchetti, ben decisi a lavare l'onta della precedente pesante sconfitta, hanno saputo rispondere subito affidandosi al supporto offerto da una riorganizzata difesa. Retroguardia la quale, rimanendo ordinatamente schierata, ha trovato sempre i tempi giusti per sbarrare le vie d'accesso sulle fasce. Perciò, non potendo viaggiare facilmente sulle corsie laterali, i nostri hanno provato ad arricchire la trama tattica aggiungendo rapidi scambi di prima verticali effettuati nello stretto.

Tuttavia anche la speranza di poter passare per vie centrali affidandosi all'intesa dell'asse Zorzetto-Cima è stata purtroppo presto vanificata dalla grande reattività mostrata da Cardin, Dassiè e Grandin. Un trio di mediani che, conquistando il possesso grazie alla loro capacità di saper braccare senza sosta i nostri portatori e rientrare, sono riusciti a valorizzare il doppio lavoro dei terzini. Terzini rivelatisi in grado sia di arrestare le fughe tentate dai nostri esterni, sia di assalire ai fianchi i biancorossi, facendo scattare in avanti il Portomansuè e favorire gli inserimenti di un onnipresente Dassiè.

Il rabbioso ruggito di riscossa lanciato all'alba della ripresa da Zorzetto sembrava potesse donare nuova confortante carica ai "leoni" sorpresi e "feriti". Ciò soprattutto tenendo conto di quella maggior ferocia che aveva permesso ai ragazzi di recuperare in più occasioni la palla alta.

In realtà il gol dell'accorcio, anziché restituire la certezza di riequilibrare l'incontro, purtroppo ha consegnato solo il rammarico di non poter riaprire la contesa.

Dibattito sportivo che gli "all black" invece sono riusciti ad aggiudicarsi con un'attenta gestione e fulminee ripartenze. Così alla fine il tabellino ha decretato un severo verdetto. Risultato che, sospendendo appunto per ora la sentenza definitiva riguardante il nostro destino nel girone, rischia di modificare a livello tecnico le positive conferme avute all'esordio in Coppa.

Dunque non rimane che stoppare subito la delusione che, come un tarlo, minaccia di rosicchiare e distruggere tutte le certezze ottenute e cercare di ripartire. Ripartire ad esempio dallo spogliatoio rafforzando ancora l'ammirevole spirito di gruppo. Carattere che ha permesso all'Opitergina di trovare in fretta una sua chiara e forte identità. Questo per poter poi riorganizzare una manovra la quale, pur dimostrando di offrire grande velocità e varietà di movimenti, forse dovrebbe, in parte, pure munirsi di un pizzico di pazienza.

Calma necessaria per non forzare la giocata anche quando ci sono pochi spazi. In parte provare a sfruttare un po' di più le occasioni donate dai calci piazzati. Il tutto al fine di evitare così nuove pesanti bocciature che possano portare ad altri pericolosi rinvii a giudizio.

Luca Antonello


Fonte: USD OPITERGINA