"Ventirighe Opitergina - Sandonà" e "Bilancio di stagione"

28-04-2023 08:11 -

Orgoglio e giudizio.

E alla fine anche la 34° giornata di campionato se n'è andata. L'ultimo capitolo di un romanzo calcistico nostrano che, riassumendo fedelmente quello che è stato lo svolgimento della stagione, ha presentato un finale in realtà purtroppo già scritto nella precedente uscita a Caorle.
Una conclusione dura, amara e forse considerando la capacità del Calvi Noale di mantenere un largo distacco di punti, giusta chiamata esclusione dai playoff la quale però è riuscita a esaltare i meriti di una squadra dimostratasi esemplare nel saper onorare fino in fondo il torneo. Compito non esattamente così semplice e scontato se si tiene conto della scarsità di motivazioni data dalla mancanza di veri obbiettivi e della diversità di ostacoli incontrati ancora una volta anche in questa sfida.

I ragazzi infatti, pur nel sereno clima amichevole che si respirava, si sono ritrovati ad affrontare più o meno le stesse difficoltà spuntate in alcuni tratti del cammino sportivo compiuto. Problemi, come un'alternata imprecisione nel riuscire a concretizzare l'azione e dare un senso compiuto all'enorme mole di lavoro ogni volta prodotta, viziati in parte da una propositiva, ma controproducente fretta nel voler entrare in area. In parte dall'astuto atteggiamento mostrato soprattutto dagli avversari venuti a farci visita, sempre pronti a rintanarsi in difesa per poi sbucare in contropiede "approfittando" della nostra buona volontà nel cercare di condurre il gioco.

Tutti guai che, uniti a inattesi errori compiuti in zone delicate del campo, alla fatica nel sfruttare i calci piazzati, all'interminabile serie di infortuni e alla persecuzione della sfortuna apparsa sotto forma di pali e traverse, hanno dato vita a possibili risultati positivi mancati. Ad esempio il pari riscosso nella gara inaugurale con il Giorgione e quelli, sempre interni, strappati con l'Istrana, lo United Borgoricco Campetra e il Limana Cavarzano Oltrardo. O alla "piccola" crisi esplosa all'improvviso tra gennaio e febbraio. E l'ultimo pari ottenuto in riva al mare con il CaorleLaSalute che, insieme al momento nero appena accennato, è costato l'accesso ai playoff.

Eppure la squadra, anche di fronte alla fatica di dover scavalcare la robusta "diga" difensiva eretta da dei veneziani abili nel rimanere corti e compatti effettuando costanti rientri e anticipi e al timore di farsi sorprendere dalle rapide incursioni tentate sulla destra, ha saputo mantenere personalità, metodo e fiducia. Ovvero le qualità trasmesse da mister Bodo, l'autore che con la sua sicurezza, senso pratico, serenità e ricca esperienza è riuscito, malgrado tutto, a dare uno stile al gruppo. Un gioco capace di mettere in risalto la bravura nel costruire con calma l'azione partendo dalle retrovie e nello sfruttare ogni errore concesso dai sandonatesi per poi cercare di scappare affidandosi o ai rapidi scambi di prima proposti da Vianello, Morbioli, Pontin e Tagliapietra. O alla "solita" spinta laterale. Inoltre i nostri sono riusciti a riproporre anche l'umiltà e la grinta nel non voler mai mollare. Tenacia mostrata più volte in stagione dalla reattività di Lorello, dal senso della posizione delle due colonne difensive Granzotto e Benedetti e da Perinot, dall'inesauribile movimento dell'instancabile "operaio alla Krunic", Botter, dall'eleganza e potenza nel volteggiare tra le linee o sulla sinistra di Morbioli e Akafou e dalla velocità di Tagliapietra e Pontin.

Ora, terminata l'ultima corsa, è rimasto un orizzonte per adesso solo avvolto dai dubbi su ciò che potrà riservare il futuro. Un futuro che bisognerà cercare di scrivere affidandosi alle (per il momento) uniche certezze offerte dalla professionalità del riconfermato dt Toniutto e dall'entusiasmo unito a promettente talento dei giovani "leoni" Vianello, Dalla Pietà, Poles e Mecchia. Ciò per poter sperare di dare stavolta, nel capitolo della prossima stagione, un lieto finale a un romanzo sportivo che da la sensazione di essere rimasto un po' incompiuto continuando ad avere orgoglio e giudizio.

Grazie ragazzi!


Fonte: Luca Antonello