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OPITERGINA ALÈ INTERVISTA IL PORTIERE MATTIA BATTISTELLA

20-01-2019 08:00 - Società

Non ha raggiunto la maggiore età eppure possiede già l'attenzione e i riflessi di un veterano. Stiamo parlando di Mattia Battistella, ossia un ragazzo classe 2001 a cui sono bastati pochi turni per far diventare il proprio nome e cognome sinonimo di affidabilità e garanzia. Sempre pacato e tranquillo in campo il giovane portiere infatti affidandosi semplicemente alla serietà e all'impegno, dopo aver guadagnato in punta di piedi la porta, grazie alla stessa umiltà e bravura di un vero Donnarumma è riuscito a conquistare definitivamente l'Opitergina. Un merito che, oltre a dare l'opportunità di difendere i compagni dagli assalti tentati dagli avversari di giornata, ha regalato allo stesso Battistella il piacere di diventare il protagonista dell'attuale nuovo numero della rubrica. E a noi l'occasione di scoprire quali segreti si celano dietro a quei guantoni così precoci e tuttavia, allo stesso tempo, così sicuri.

DOMANDA: 7/10/2018 campionato, Opitergina-Caorle La Salute. A prima vista sembra una data come tante altre, in realtà per lei questo giorno assume un significato molto particolare perché da quando si è posizionata tra i pali per sostituire Tonon poi, a parte la sfida sempre di campionato disputata con la Julia Sagittaria non si è più allontanata dalla nostra porta. Si aspettava di prendere il posto di uno dei portieri più esperti e affermati come l'ex Vittorio Falmec e di riuscire in seguito addirittura a conservarlo fino ad ora?

RISPOSTA: Sicuramente quando mi è stata data la possibilità di venire a giocare all'Opitergina mi ero fissato l'obbiettivo di giocare un buon numero di partite ma di certo non mi aspettavo di aver da subito questa continuità. Devo anche ringraziare Andrea per avermi sempre aiutato e consigliato.

DOMANDA: Con i suoi 17 anni lei è uno degli estremi difensori più giovani che il nostro club abbia avuto il piacere di accogliere in 72 anni di illustre storia calcistica. Eppure, nonostante la propria giovanissima anagrafe, è già riuscita a ritagliarsi un posto da titolare in Prima Squadra. Che sensazione le trasmette la consapevolezza di trovarsi a giocare insieme a questi compagni e a difendere uno dei club più blasonati della categoria come l'Opitergina?

RISPOSTA: Ovviamente è una bella sensazione ma al tempo stesso, per la mia giovane età, ricoprire questo ruolo porta anche delle responsabilità importanti. Per quanto riguarda i miei compagni, auguro a tutti i giovani come me di poter trovare un gruppo come quello che ho trovato io qui all'Opitergina.

DOMANDA: Salda presa nelle uscite che rassicura i cuori, reattivi scatti di reni adatti a eccitare la vista, felini guizzi laterali fatti su misura per i fotografi, intrepidi anticipi di piede che tolgono ogni speranza avversaria. Battistella, lei ha mostrato un set di tecnica che, come evidenziano i 25 gol incassati, ha permesso (e sta permettendo tutt'ora) di salvare e rianimare in più occasioni la sua squadra. Crede che queste positive prestazioni contornate da confortanti risultati siano favorite "solo" dall'impegno offerto in allenamento o nella sua continua ricerca di miglioramento segue le orme di qualche grande portiere professionista?

RISPOSTA: Penso che l'impegno in allenamento sia importante per cercare di migliorarsi sempre di più, c'è da dire però che anche guardare i professionisti in televisione aiuta molto.

DOMANDA: Grazie alle sue importanti qualità appena accennate finora messe in evidenza, lei è riuscita a meritarsi la fiducia e la conferma del mister guadagnandosi spesso pure gli applausi del pubblico. Tuttavia, come di solito si tende a ipotizzare e ad affermare, "fare" il portiere pare essere uno dei "mestieri" più delicati e difficili visto che in base al modo in cui si decide di intervenire si può, da eroi, rischiare di trovarsi subito a supportare i malumori degli spettatori diventando così il capro espiatorio di giornata. Lei che opinione ha al riguardo? Qual è il motivo che l'ha spinta a ricoprire questo particolare e fondamentale ruolo?

RISPOSTA: Innanzitutto volevo ringraziare mister De Pieri e mister Ferrati per avermi dato fiducia e per avermi fatto giocare. Purtroppo noi portieri sappiamo che un nostro errore potrebbe pesare molto di più rispetto all'errore di un attaccante. Mi è sempre piaciuto fare il portiere infatti, fin da quando ho iniziato a giocare, ho sempre ricoperto questo ruolo.

DOMANDA: Come detto lei possiede un'abilità davvero promettente per la sua età che sta coltivando e accrescendo giornata di campionato dopo giornata di campionato. Nonostante ciò, per riuscire a conservare e perfezionare un simile talento, oltre al continuo esercizio in genere bisognerebbe anche sapersi conoscere meglio. A tal proposito, qual è il pregio principale che la sta aiutando a confermare questo successo personale e quale pensa sia invece (se ritiene esserci) il limite più importante da rimuovere?

RISPOSTA: Penso che il pregio principale sia l’impegno che metto ad ogni allenamento, mentre per quello che riguarda il limite da rimuovere credo siano delle piccole paure dovute al fatto che per me è il primo anno in una prima squadra.

DOMANDA: Il passato è senza alcun dubbio ricco di bei ricordi e anche il futuro può riservare altre inestimabili soddisfazioni, ma per fare in modo che ciò accada occorre rimanere concentrati. Facendo un esempio concreto, tra poco affronterete la neopromossa ZTLL Sinistra Piave. Un avversario, come suggerisce la classifica, certo all'apparenza modesto eppure allo stesso tempo anche abbastanza pericoloso perché sicuramente voglioso non solo di riscattare l'ultima sconfitta patita contro il Vedelago ma pure desideroso di evitare di tornare in Prima Categoria. Anche voi però avete qualche sassolino da togliervi dagli scarpini visto che l'ultima uscita a Portogruaro non è andata bene. Crede che al fine di avere la meglio basterà contrapporre maggior volontà e attenzione o è convinta che avrete bisogno pure di qualche valore aggiunto più specifico a livello tecnico tattico? Infine per quanto la riguarda, che duello si aspetta di vivere con il centrocampista e attuale bomber degli ospiti Andrea Rosso e il quasi coetaneo attaccante rivale più prolifico dei suoi Francesco Luciani?

RISPOSTA: Penso che non avremo bisogno di nessun valore aggiunto, basterà affrontare la partita con lo stesso approccio avuto nella partita contro il Portogruaro. Dovrò invece fare attenzione a tutti i giocatori avversari che scenderanno in campo, magari con occhio di riguardo per il reparto offensivo.

Luca Antonello


Fonte: OPITERGINA ALÈ

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