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OPITERGINA ALÈ INTERVISTA L'ATTACCANTE LAURO FLOREAN

02-12-2018 08:00 - Società

Più lunga è l'attesa, più bella sarà la festa. Per tornare a riassaporare il piacere di scuotere con continuità la rete avversaria ha dovuto aspettare 3 turni. Eppure Florean, in tutto questo tempo anziché demoralizzarsi ha avuto il merito di saper mantenere la calma e continuare a offrire in campo le sue solite prestazioni fatte di contrasti, recuperi, rientri per dare una mano ai compagni in mezzo al campo e tanta generosa corsa sulle fasce. Un'assoluta dimostrazione di carattere e impegno che dopo averlo ripagato con la gioia del gol siglato contro il Noventa gli ha permesso di ritagliarsi di diritto l'opportunità di presentarsi e presentare la prossima sfida ormai incombente.

DOMANDA: Florean, Lei arrivando per primo dall'ASD Liventina praticamente ha ufficializzato il via vai di giocatori che quest'estate sono riusciti a donare al nostro club l'aspetto attuale. All'apparenza il suo non sembra essere stato un trasferimento particolarmente impegnativo visto che ci sono solo circa 10 chilometri che separano Motta da Oderzo. Tuttavia, se ci si sofferma a guardare la tradizione delle due società si scoprirà che in realtà ha compiuto un bel salto. La Liventina infatti è sempre riuscita a raggiungere le sue fortune avvalendosi del proprio settore giovanile mentre l'Opitergina trova il modo di rimanere sempre in corsa per gli obiettivi importanti puntando sulla Prima Squadra per provare a lanciare alcuni suoi giocatori promettenti. Cos'è che l'ha spinta a prendere la decisione affatto scontata di non rimanere in una categoria superiore (l'Eccellenza) continuando a giocare in una squadra comunque provvista di giovani bensì, viceversa, di venire nel nostro team?

RISPOSTA: Premetto che sono molto legato alla Liventina perché sono nato lì calcisticamente da giovane e in particolare ad alcune persone all'interno della società. Detto questo la Liventina quest'anno si allena al pomeriggio e io lavorando non avrei mai potuto allenarmi. Appena ho ricevuto la telefonata dall'Opitergina sono stato contentissimo e ci siamo accordati subito. Per me non conta la categoria, conta aver trovato un progetto serio in una società ambiziosa con la voglia di raggiungere risultati importanti. Poi essendo cittadino di Oderzo per me indossare questa maglia è ancora più importante e spero di onorarla nel miglior modo possibile.

DOMANDA: Come già accennato, l'ASD Liventina possiede un vivaio paragonabile a una vera fucina dove vengono forgiate le future promesse ma anche la nostra società, grazie alle prestazioni offerte in campo dai giovani, sta piano piano riscoprendo i fasti del passato. Nel tempo che è passato da quando si è unita alla squadra è riuscita a sviluppare un'intesa con i suoi nuovi compagni? E, in particolare, come si trova a giocare in posizione d'esterno d'attacco, quasi fianco a fianco ad altri due giovani che si stanno rivelando belle sorprese come Sakajeva e Dema?

RISPOSTA: Molti compagni già li conoscevo e ci avevo già giocato assieme. Essendo una squadra completamente nuova ci vuole tempo per conoscersi. L'intesa tra di noi cresce ogni settimana e cerchiamo di migliorarla allenamento dopo allenamento. Con i miei compagni di reparto mi trovo molto bene e penso che sia Saka che Dema siano due ottimi attaccanti e lo stanno dimostrando con le loro prestazioni in campo.

DOMANDA: 26 agosto, Trofeo Veneto, Opitergina-Portogruaro. 2 settembre, ancora Trofeo Veneto, Caorle La Salute-Opitergina. 28 ottobre, campionato, Fontanelle-Opitergina. Lei, insieme a Sakajeva e Benetton, in genere è uno di quelli che ha la fortuna di poter rientrare nella ristretta cerchia dei "titolarissimi" scelta da mister De Pieri per l'attacco. Eppure, come dimostrano queste date che attestano la sua forzata lontananza dal campo, i suoi primi passi con la nostra maglia al momento non sono stati semplicissimi. Secondo Lei, a nascondere finora ai tifosi tutto il suo potenziale sono stati di più gli infortuni o la necessità di dover comprendere il giusto modo per inserirsi nei meccanismi di gioco della sua nuova squadra?

RISPOSTA: Purtroppo inizialmente ad agosto ho avuto un piccolo infortunio e una bronchite che mi hanno fatto perdere venti giorni di preparazione ed è per questo che non ero presente nelle partite del Trofeo Veneto. Chiaramente dopo ci è voluto un po' di tempo per recuperare tutto il lavoro perso e per entrare in condizione ma per fortuna poi non ho più avuto nessun problema e sono sempre stato bene.

DOMANDA: D'accordo, forse si può dire che il suo debutto non sia stato contornato solo da "rose e fiori" biancorossi però, dopo le reti rifilate a Cornuda Crocetta, Vedelago e Noventa, interrompendo due domeniche fa la propria astinenza sotto porta è riuscita a regalarci un gol particolarmente pesante. Personalmente, quanto ritiene sia stato importante quel centro per Lei e per i suoi compagni?

RISPOSTA: Sinceramente penso sia stato importante per tutti noi per aver conquistato una vittoria sofferta contro un'ottima squadra dopo una settimana un po' difficile. Personalmente credo che prima di pensare solo ai goal sia più importante fare delle buone prestazioni e crescere a livello di squadra. Prima viene sempre la squadra, poi se arrivano anche i goal ben vengano.

DOMANDA: Dopo l'inatteso stop imposto dalla Julia Sagittaria, siete riusciti a macinare altre due vittorie contro Vedelago e Noventa e a sfilare al Vazzola un punto che ha consentito di consolidare la terza posizione. Qual è a suo parere la spinta che vi ha aiutati a rimettervi in moto?

RISPOSTA: Sicuramente la convinzione dei nostri mezzi! Dopo la sconfitta in casa con la Julia Sagittaria ci siamo guardati in faccia e siamo ripartiti ancora più convinti di prima che siamo sulla strada giusta, cercando di non commettere più gli stessi errori e limando ogni piccolo particolare che ci fa fare la differenza. Peccato per il pareggio di domenica perché meritavamo sicuramente la vittoria.

DOMANDA: È vero, il Prodeco Calcio Montello, piazzando un secco 2-0 ai danni del Favaro e avvalendosi anche del vostro ultimo 1-1 è riuscito a issarsi ancor di più al secondo posto. Nonostante ciò il podio d'argento non pare essere ancora irraggiungibile visto che al momento, per raggiungerlo, bisogna occupare cinque lunghezze di distanza. Tuttavia per farlo è necessario prima superare il Villorba, un compito certo fattibile ma nemmeno da sottovalutare troppo visto che pure ai "cugini" servono punti per salvarsi. Che partita si aspetta di giocare dunque?

RISPOSTA: Sarà sicuramente una partita tosta perché loro verranno qui per fare punti dopo la sconfitta di domenica. Noi dovremmo fare la nostra partita cercando di portare a casa i tre punti. Ogni domenica dobbiamo cercare di fare un passo in avanti e migliorare sempre di più, poi alla fine faremo i conti!

Luca Antonello


Fonte: OPITERGINA ALÈ

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