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VENTIRIGHE: CAMPIONATO ECCELLENZA - 11ª GIORNATA - OPITERGINA-MESTRINA 1929

19-11-2014 23:30 - Prima squadra

Che ci volete fare, gli highlanders sono fatti così. Non muoiono mai e, a volte, ritornano. Davanti alla neo-rivelazione Mestrina, i Leoni di Della Bella agguantano un meritato pareggio con Bettiol, andando, nel finale, pure vicini alla vittoria. Questa volta la rimonta arriva nel momento più delicato, quando la partita si stava per trasformare nell´autentica montagna da scalare e per gli ospiti si profilava il sogno del trionfo. Come da pronostico, la sfida si fa difficile e combattuta, soprattutto in mezzo al campo; gli avversari, spinti dalla curva, cercano di fare la partita, sfondando per vie centrali. Nonostante il grande e pericoloso movimento senza palla del fronte offensivo, i ragazzi non si lasciano intimidire e, grazie al feroce pressing unito all´opportunistico sfruttamento di alcune sanguinose palle perse, riescono a sfiorare più volte il sorpasso. Tuttavia, piano piano, il tempo delle occasioni se ne va, lasciando il posto a un contrappasso dalle sbiadite tinte biancoazzurre che subito, alla prima chance, si trasforma in freddo castigo perché arriva proprio nel momento più favorevole. Sembra così di dover assistere a un intero secondo tempo di sofferenza e invece ecco arrivare, immediata, la risposta di Betty, l´eterno classe ´90 dalla generosa sostanza, il quale, con determinazione, prova a trovare quel coraggio che fino a quel momento i suoi compagni non avevano avuto. Il coraggio di tirare da fuori. Improvvisamente ne esce una sassata precisa e tesa che si infila all´angolino basso. Il match si rimette sui giusti binari e c´è persino lo spazio per i sospiri, quando Bonotto si divora la doppia chiamata valida per i tre punti. Al di là della sfortunata traversa, del mancato tocco vincente e del pari che, al netto delle occasioni, appare striminzito, le Furie hanno mostrato una convincente e confortante prestazione, fatta di aggressività e voglia, ma anche, quando il momento lo richiedeva, di solidità e accortezza, qualità che, in questo caso, sono state ulteriormente impreziosite dalla capacità di saper reagire prima che il filo conduttore della gara sfuggisse definitivamente di piede. La squadra è in un ideale stato di forma psico-fisico e, proprio per questo, ora deve continuare a non aver paura di sbagliare ma perseverare attraverso il gioco collettivo. Magari anche sfruttando quel pizzico di coraggio in più che, in genere, porta a provare i tiri da fuori quando non ci sono altre soluzioni. Quel coraggio che, talvolta, aiuta a sbloccare le situazioni più difficili. E fa ritornare miti che sembravano morti e perduti per sempre.
(Luca Antonello)


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