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VENTIRIGHE: CAMPIONATO REGIONALE DI PROMOZIONE - OPITERGINA-PORTOGRUARO CALCIO

18-09-2018 20:00 - Ventirighe

Qual è il bello di una sconfitta? Che poi dopo si può provare a rialzarsi subito.

No, non è la frase tratta da una classica raccolta sui colmi ma il particolare inizio dedicato a un´Opitergina che, pur dibattendosi orgogliosamente, si è ritrovata a dover accettare un verdetto finale emesso dalla sfida con il Portogruaro tanto sincero quanto anche troppo severo.

Una prima ufficiale resa stagionale, proprio come l´incipit di questa riflessione, piuttosto singolare. Perché oltre a far affiorare (per ora solo momentaneamente) i limiti della squadra, tale sconfitta ha anche offerto la possibilità di contemplare alcuni aspetti positivi già mostrati dal gruppo.

I ragazzi infatti, riforniti dai precisi disimpegni offerti dal reparto arretrato, almeno per tutta la prima parte del duello sono quasi sempre riusciti a impostare una circolazione abbastanza fluida dando poi impulso alla manovra offensiva grazie agli scatti di Montagner. Delle continue propulsioni rivelatesi fondamentali. Questo per il fatto che il classe ´98, supportato pure dalla maggior tecnica e visione di gioco di un Benetton che abbassandosi a metà campo assumeva spesso i panni del regista, trasformandosi in un vero e proprio anello di congiunzione tra la difesa e il centrocampo è stato in grado di garantire verticalità al gioco biancorosso.

Una prospettiva la quale, avvalendosi di tagli centrali o lanci in profondità, a sua volta ha permesso non solo di liberare la reattività di Sakajeva ma pure di favorire spinte laterali. Insomma tanti movimenti diversi che sembravano promettere di poter diventare le chiavi utili a "stappare" l´ermetica difesa dei veneziani.

A questa positiva sensazione però si è presto aggiunto anche il rammarico. Il rammarico cioè di vedere il gruppo concedere troppa libertà sulle fasce e quindi, poi, andare in sofferenza ogni volta che i granata rispondevano distendendosi esternamente soprattutto con gli inafferrabili Costa e Pavan. Il rammarico di notare il possesso palla, dapprima veloce, farsi sempre più lento e prevedibile. Ed infine il rammarico di aver assistito a numerose imprecisioni commesse sia nel reparto arretrato, a causa di eccessiva leggerezza, che sotto porta per colpa di troppa frenesia. Mancati guizzi favoriti anche dal poco peso offensivo dato dall´assenza di una vera punta di ruolo visto la non ottima condizione di un Grotto costretto, per un intero tempo, ad accomodarsi in panchina.

Errori i quali non hanno impedito ai "leoni biancorossi" di continuare ad opporre fiera resistenza, ma che tuttavia hanno comunque sottratto loro la gioia di un nuovo risultato.

Dunque è proprio da questa delusione che ora bisogna cercare di ripartire. Cioè la squadra adesso dovrà sforzarsi di convertire tutta la rabbia, la tristezza e la frustrazione accumulate in rinnovata carica psicologica. Ciò al fine di poter riuscire, da una parte, a ritrovare prima quella determinazione e concentrazione utili per poter controllare l´eccesso di sicurezza. Quindi per poter evitare di incappare in altre amnesie difensive viziate dai cali di tensione. E dall´altra poter poi ritrovare quella serenità necessaria ad aumentare la precisione sotto rete e riappropriarsi così della concretezza e continuità trovate in questo inizio di stagione.

Un´occasione che i nostri avranno l´opportunità di sfruttare immediatamente per tentare di mostrare di aver saputo fare tesoro delle indicazioni rifilate dal "Porto"e cercare così di tornare a sorridere presto.

Perché d´altronde il bello della sconfitta è proprio questo: che poi dopo si può provare a rialzarsi subito.


Fonte: USD OPITERGINA

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